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Quando da Castelvetrano passava anche il treno per Milano e c'era anche quello per Selinunte

di: Pietro Errante - del 2015-09-03

Immagine articolo: Quando da Castelvetrano passava anche il treno per Milano e c'era anche quello per Selinunte

(ph. Foto Stefano Paolini da Photorail.com)

Furono innumerevoli i tentativi e le prese di posizione da parte del mondo  sindacale e delle organizzazioni sociali contro la allora ventilata soppressione(che poi di fatto avvenne) della tratta ferroviaria Castelvetrano-Selinunte-Sciacca-Porto Empedocle.                        

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  • Ma numerosissime furono anche le proteste per lo smembramento della stazione ferroviaria di Castelvetrano, centro di riferimento del Belice. Per i non più giovani, ricordo che la stazione ferroviaria di Castelvetrano fu per molti anni uno snodo di grande importanza.

    Sotto la sua pensilina si accalcavano diecine (per non dire centinaia) di viaggiatori diretti a Palermo o a Trapani ma anche nei centri belicini di Partanna, Gibellina, Salaparuta, Poggioreale, Burgio ecc.

    La stazione ferroviaria di Castelvetrano era un punto di riferimento irrinunciabile per chi aveva necessità di viaggiare. Ricordo le centinaia di studenti universitari pendolari che partivano con la littorina delle 6 il lunedì mattina per fare rientro a Castelvetrano col “velocissimo” espresso delle 13 che prometteva un arrivo a Castelvetrano in “appena” due ore.                          

    C’erano poi gli emigrati costretti in gran parte all’uso del treno per i percorsi a lungo chilometraggio. Ricordo che da Castelvetrano passava sbuffando una locomotiva a vapore che trainava, tra gli altri, un vagone con l’indicazione Trapani-Milano(via Castelvetrano).

    Ovviamente il vagone veniva sganciato a Palermo e collegato al più veloce espresso denominato “treno del sole”.  

    Insomma si impiegavano oltre 24 ore per arrivare a Milano al netto di scioperi o ritardi che spesso superavano le tre ore. Ne so qualcosa perché feci il pendolare per Firenze dove ero studente universitario.                        

    Oggi grazie ai voli low-cost sei a Milano in meno di due ore, ma vuoi mettere il fascino di un viaggio avventuroso!

    Oggi la stazione ferroviaria di Castelvetrano sembra un deserto: solo qualche corsa per Palermo con tempi di percorrenza di due ore e mezza (da Cinisi diventa una vera e propria metropolitana presa d’assalto soprattutto da studenti), ed alcune corse per Trapani (vi si giunge con tempi di poco superiori all’ora) usate dai pendolari per lo più della scuola.                      

    Il viaggio in treno ha un fascino unico e particolare, nonostante i ritardi, i disagi e gli imprevisti che non mancano quasi mai. Ricordo ancora che negli anni 60, conseguita la licenza media, chiesi come regalo ai miei genitori i soldi per pagare il costo del  biglietto di andata e ritorno Castelvetrano-Porto Empedocle.

    Fu una esperienza indimenticabile: ricordo indelebile nella mente di un sessantaquattrenne  tra paesaggi mozzafiato, galline che scappavano via al fischio della littorina, vigneti carichi di grappoli invitanti ed in appena 5 ore di andata e altrettanti di ritorno, trascorsi la più bella giornata della mia infanzia.

    Foto Stefano Paolini da Photorail.com

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