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400 piantine di girasole per ricordare Pino Veneziano. Venerdì si inaugura la nuova sede

di: Comunicato Stampa - del 2015-06-08

Immagine articolo: 400 piantine di girasole per ricordare Pino Veneziano. Venerdì si inaugura la nuova sede

Venerdì 12 giugno l’Ass. Pino Veneziano inaugura la sua nuova sede ‘Pensiero Contemporaneo’. Lo fa presentando la prima delle installazioni vegetali che animeranno il giardino artistico negli spazi che il Comune di Castelvetrano-Selinunte ha affidato all’Associazione di fronte l’ingresso del parco archeologico di Selinunte.  

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  • La festa inizierà alle 10,30, si trapianteranno girasoli, si esibiranno artisti e gruppi musicali. Saranno presenti anche il sindaco Felice Errante, il Presidente dell’Anci Leoluca Orlando, Sua Eccellenza il Vescovo Mogavero e l’artista Antonio Presti.  

    L’installazione, un omaggio al cantastorie selinuntino, è ideata da Ute Pyka e Umberto Leone e sarà realizzata utilizzando circa 400 piantine di girasole in un cerchio con un diametro di una quindicina di metri. Attorno al cerchio sarà eretta una scritta che riporta un verso di una canzone di Pino Veneziano.

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  • All’entrata della borgata il visitatore si troverà un ridente campo di girasoli e sarà avvolto dall’abbraccio della sua bellezza. L’Associazione Pino Veneziano ha coinvolto nella realizzazione e mantenimento dell’opera i ragazzi della scuola e gli abitanti di Selinunte, assistiti da due contadini.

    Tutto il progetto ha la consulenza e la collaborazione del prof. Giuseppe Barbera dell’Università di Palermo e dei Vivai Antonio Tramontana di Campobello di Mazara.  “Un sulu patri avemu ed è lu suli".

    Così cantava Pino Veneziano. E in natura chi potrebbe cantarcelo altrettanto bene è la pianta del girasole. Seguire il sole per nutrirsi della sua luce. Quello che i biologi vegetali chiamano eliotropismo. Questa semina è un atto simbolico per indicare, in questo momento di smarrimento, che la strada da percorrere è quella verso un più profondo e spirituale ritorno ai grandi valori di Madre Natura.  

    In questo mondo che ci toglie l’anima e cancella sentimenti ed emozioni dopo averci trasformato in consumatori e vittime dell’ “edonismo consumista”, in questo momento di smarrimento bisogna allora trovare un minimo comune denominatore e lavorare tutti quanti, con atti significativi, per la qualità dell’anima delle persone e per la bellezza dei luoghi che si abitano.” (U. Leone)  

    “In questa nuova sede organizzeremo eventi, letture, incontri con artisti e rassegne. Avremo la possibilità di aprirci alla borgata e avere un punto dove la gente può incontrarsi.

    Oltre al giardino artistico in collaborazione con Fiumara d’Arte e con l’Università di Palermo, lavoreremo molto con le scuole e abbiamo in cantiere molti progetti con un orto gestito dai ragazzi. Daremo il nostro contributo per rendere la  borgata più bella”.

    Gaspare Giglio detto Jojò, presidente dell’associazione)

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