L'appello alla solidarietà di Don Meli: "Oltre 90 famiglie castelvetranesi in difficoltà"
del 2011-12-04
In foto: Don Meli, Parroco della Chiesa di Santa Lucia
Sempre più precaria la vita di 90 famiglie assistite dalla Parrocchia di Santa Lucia a Castelvetrano.
Lo dice con i suoi silenzi e le mezzi frase Don Meli, Parroco della Chiesa, responsabile della Caritas che gestisce sette parrocchie più la Casa Circondariale. Grazie intanto alla solidarietà di alcune Ditte, come la T.R.E.R., sono arrivati circa 600 capi quasi nuovi in parrocchia donati alla stessa Ditta dai clienti in una campagna di “ rottamazione”. Ma tutto ciò non basta dice Don Meli, che veramente non sa più a che “ Santo votarsi”.
Lo stesso mostra le bollette di luce di gas sul suo tavolo di famiglie impossibilitati a pagarle: “Viene una madre con molta dignità, diabetica, abbandonata dal marito con due figli piccoli di cui uno portatore di Handicap, che spesso si affaccia alla mia porta per chiedere aiuto. C’è poi una donna anziana che vive da sola. Aveva una pensione di 450 euro al mese ora la stessa è stata portata a 250 euro al mese, deve pagare luce e il canone di locazione”.
Assieme a Don Meli una decina di persone collaborano per gestire il Banco alimentare sempre più “stretto “ anche dalla crisi. Queste persone organizzano la distribuzione e grazie ad un progetto portato avanti con la Fondazione “ San Vito Onlus di Mazara è arrivato , precisa Don Meli, un piccolo finanziamento dalla Regione che ci ha consentito di acquistare altri prodotti di prima necessità, che non vengono forniti dal Banco Alimentare, come prodotti per l’igiene personale , materiale didattico e carne.
Quando si parla di lanciare un appello per il Natale, Don Meli quasi si rabbuia in viso: “Che non sia il solito Natale con il suo classico “buonismo”, ma chi vuole e può fare solidarietà è meglio che la faccia in altri periodo meno felici”. Lo stesso parroco della Chiesa di Santa Lucia ha inoltre presentato al comune di Castelvetrano un’istanza per avere un contributo per aiutare, ove possibile, queste 90 famiglie della sua Parrocchia e la speranza, così come pubblicizzato, è che arrivi. Per il resto, ogni giorno alla Parrocchia è “ normale emergenza”.