Maxi confisca da 500 mln di euro a prestanomi di Messina Denaro
del 2012-01-06
Una confisca di beni per un valore pari a 500 milioni di euro. E’ quanto ha stabilito la sezione misure di prevenzione del tribunale di Agrigento nei confronti dei fratelli Rosario Cascio, 77 anni, e Vitino, 69 anni.
I fratelli originari di Santa Margerita Belice (Ag) da decenni hanno le loro attività nel Trapanese. Rosario indicato come uno dei prestanome del boss Matteo Messina Denaro, era stato arrestato col fratello nel luglio 2008 per mafia, nell'operazione "scacco matto": in primo grado nel febbraio 2011 è stato assolto mentre Vitino è stato condannato a 12 anni e sei mesi. Rosario, però, era già stato condannato a sei anni di carcere per associazione mafiosa con sentenza diventata definitiva il 18 gennaio 2007 mentre in un altro processo, sempre per mafia (relativo al periodo '92-'97), venne assolto.
Tra i beni confiscati vi sono il compendio aziendale e il capitale sociale della "Calcestruzzi Belice srl", "Siciliana conglomerati srl", "Calcestruzzi srl", "Atlas cementi srl", "La Inerti srl", "Vini cascio srl". Altri beni, che insieme a quelli confiscati formavano un tesoro di circa 550 milioni di euro, che erano stati sequestrati ai familiari di Rosario Cascio sono stati dissequestrati.
Fonte: www.gds.it