Disoccupazione, tra sconforto e depressione. Quando un "hobby" può salvare la vita
di: Dott.ssa Fabrizia Modica - del 2016-05-18
Il nuovo spazio “Guardati Dentro" che Castelvetranonews affirà a tutti voi gentili lettori sarà curato dalla Dott. ssa Fabrizia Modica, Psicologa iscritta all'Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia.
La comunità castelvetranese è ancora ferita per la perdita di giovanissimi che alla vita hanno scelto la non vita, la morte. I suicidi sono aumentati non potendo mancare l'interrogativo su dove, come società, abbiamo sbagliato.
La Dott. Modica ha accettato di buon grando l'invito della Redazione di voler aprire una finestra sulle problematiche giovanili.
“Porgo un caro saluto ai gentili lettori di Castelvetranonews.it. Il mio contributo sarà quello di fornire approfondimenti e importanti spunti di pensiero su tematiche attuali quali “La perdita del lavoro e il suicidio”; “Giovani e bullismo”; “Le nuove dipendenze”; “La depressione” e tanti altri argomenti che riguardano la sfera psicologica.
Il primo spunto, che spero riceva spunti per discussioni, è l'assenza di alternative e il rifugio nella morte come via d'uscita dai problemi.
Per l’essere umano il lavoro è un bisogno, è una questione di identità sociale.
Il lavoro permette di dare significato alla vita, di stabilire degli obiettivi e di godere per il raggiungimento di questi; migliora l’autostima e da valore al nostro essere. Tuttavia, la profonda crisi economica che l’Italia sta attraversando continua a renderci spettatori di stragi giornaliere che accomunano diverse regioni dello Stivale.
Disoccupazione, licenziamenti, stipendi che tardano ad arrivare e situazioni di precarietà generano negli individui sentimenti di frustrazione e sconforto che sfociano, sempre più spesso, in un’ideazione suicidaria frequente e in numerosi suicidi compiuti che hanno colpito Castelvetrano e non solo.
Il fallimento, derivante dalla perdita del lavoro o dalla mancanza di prospettiva occupazionale, alimenta il nascere di diverse sintomatologie come irritabilità, depressione, insonnia, stress, perdita dell’autostima, problemi alimentari e di dipendenza.
L’individuo si sente sconfitto dall’impossibilità di realizzare i suoi bisogni e quelli dei propri cari, vive il disfacimento della sua quotidianità e del suo ruolo, diviene abitante di un mondo instabile e incerto che lo obbliga a reinventarsi.
“La mancanza o la perdita del lavoro” si trasformano in un pensiero costante e rumoroso, difficile da sostenere, cosicché l’individuo inizia a pensare al suicidio come l’unica possibilità per fermare questo flusso di pensieri e porre fine alla sua sofferenza.
Come prevenire?
La possibilità di poter contare sulla presenza dei propri cari, su una relazione di coppia serena e stabile e su relazioni sociali positive aiuta il soggetto ad alleviare ansia e stress e a sentirsi meno solo. La riscoperta di un hobby o di una passione tralasciata nel tempo potrebbe aprire uno spiraglio di luce e offrire la possibilità di affrontare il momento buio più serenamente.
In alcuni casi, tuttavia, è consigliabile un intervento terapeutico che punti al potenziamento delle risorse positive dell’individuo come risposta alla crisi e al raggiungimento di un nuovo equilibrio nella vita del soggetto.