Tra fobie, insicurezze e notti insonni. Quando il buio fa paura
del 2016-09-15
L'acluofobia (dal greco aclus, "oscurità", e φόβος phóbos, "fobia") è un disturbo caratterizzato da una forte e anormale paura del buio e può colpire indistintamente adulti e bambini.
È un problema che potrebbe essere associato a dei traumi infantili legati proprio all’oscurità e che può comprensibilmente influenzare la vita personale e sociale, e per questo motivo è opportuno prendere dei provvedimenti.
Chi soffre di acluofobia sperimenta un forte stato di ansia nel momento in cui si trova a svolgere delle azioni come quella di spegnere la luce per andare a dormire, attraversare corridoi buiosi o stare in posti poco illuminati.
La paura di solito è generata dal non poter vedere cosa si nasconde nell’oscurità. Questa fobia si manifesta negli adulti attraverso la comparsa di sintomi come ansia, aumento del battito cardiaco, brividi, respiro affannoso, pensieri paranoici e perdita del controllo.
La comparsa di tale disturbo è spesso associata a relazioni complesse con i propri genitori o l’incapacità di conoscere se stessi, le proprie aspirazioni, i propri desideri o le proprie preoccupazioni.
La paura del buio è molto comune anche tra i più piccoli e solitamente si manifesta nel momento in cui avviene il passaggio dalla camera matrimoniale alla propria cameretta. In questa fase avviene una sorta di distacco dalle figure genitoriali che genera nel bambino una perdita del senso di sicurezza e protezione sperimentato nel lettone con mamma e papà.
Per risolvere il problema è sicuramente necessario comprenderne l’origine. Potrebbe essere utile rivolgersi ad uno specialista che potrà aiutarvi a superare la paura e consigliarvi dei rimedi efficaci per migliorare la propria vita.