"Sapienza, cultura e relax". Recensione del libro “Briciole di Sapienza” di Attilio Vinci

Mi è capitato di leggere libri assolutamente vuoti, ma stimolati da quella legge di mercato che si chiama: pubblicità, rendendomi conto che alla fine non ti resta niente. Mi è invece successo di leggere un libro  di Attilio Vinci “Più briciole di sapienza 2016”, che nel 2007 ha vinto il premio letterario “ Fiori di Sicilia”, che se io fossi preside di una Scuola tenterei di farlo adottare.

Attilo Vinci, giornalista, scrittore, cultore dei vini nostrani,  al punto di avere effettuato delle collaborazioni con Luigi Veronelli, principe della cultura e del giornalismo enogastronomico, con questo suo libro, riesce per incanto a farci trovare anche per un momento l’essenza della vita. Attilo Vinci ha preso spunto da Aristotele, Pirandello, Seneca, Dante, Gandhi, per scrivere delle massime di vita commentatate.

Il Giornale La Repubblica dice che “Briciole di Sapienza” è al contempo un libro di sapienza, cultura, relax e divertimento.” Un libro che vuole essere un consiglio utile per vivere la vita, pregnante di quei valori che la fretta quotidiana ci hanno fatto perdere. Il grande Tolstoj, scrive, Attilio Vinci diceva: "Tutti pensano di cambiare l’umanità, ma nessuno pensa a cambiare se stesso”.

Secondo noi il commento che ha scritto Attilio Vinci su questa affermazione sintetizza tutto il libro che per fortuna non trae spunto da politici più o meno famosi, ma solo dal suo cuore ottimista. Una sua pagina del libro si intitola: "Anche dopo avere sbagliato, si deve ritentare. Si può sempre riuscire, se si è convinti di potere riuscire” diceva Peale.

Buona lettura e per Natale regalatelo ad un amico, troverete un po’ di voi stessi.