In "visita" a Selinunte dopo tanti anni la farfalla "Occhi di gufo". Uno spettacolo della natura
del 2017-02-28
Una mia ex-compagna del liceo scientifico, Vita Bianco, ha postato su WhatsApp una foto da lei recentemente scattata a una farfalla. Non è che la notizia possa risultare di particolare interesse, ma quando ho visto la foto non riuscivo a capire cosa fosse l’animale catturato dal suo obiettivo.
In effetti i particolari disegni che riportavano le sue ali lasciavano alla fantasia tutto il tempo per spaziare in tutte le direzioni. Ciò che mi ha maggiormente impressionato sono stati gli occhi che sembravano scrutarmi in maniera minacciosa. In verità non erano affatto degli occhi, ma delle macchie circolari, chiamate “ocelli”, che adornano le ali di “occhi di gufo” (questo il nome del lepidottero molto diffuso nel Sud America).
Questa particolare specie di farfalla utilizza i suoi falsi occhi per spaventare gli eventuali predatori: lucertole e piccoli uccelli. Mi ha molto colpito l’emozionante e minuziosa cronistoria che la mia amica, sempre tramite WhatsApp, ha fatto per raccontare tutte le fasi del curioso, occasionale e sicuramente unico incontro con la singolare farfalla: “…ho appena fotografato una meraviglia della natura…ho pensato a una falena, ma non ne sono sicura…è bellissima…ho scoperto che si tratta di una 'occhi di gufo'…alcuni colleghi mi hanno spiegato che era da un bel pò di anni che non si vedeva a Selinunte e che è una specie protetta…
Era attaccata con le zampine tipo ventosa e stava depositando le uova…sembrava morta…ho preso un pezzetto di legno e ho cercato di sollevarla, così si è aperta a ventaglio, ma era sempre attaccata al suolo...dopo l’ho presa delicatamente e l’ho appoggiata sul davanzale della finestra per evitare che qualcuno, passando e non vedendola, potesse schiacciarla.
L’ho vista volare via leggiadra e ho avuto un sussulto al cuore nel vederla allontanare. So che alcune specie di farfalle vivono soltanto un giorno, chissà quanto vivrà la mia…so solo che volerà per il parco sempre più in alto fino a scomparire. Ciao occhi di gufo".