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Da Bach al Jazz. L'evoluzione della musica tra diverse tonalità e ritmi

del 2017-04-25

Immagine articolo: Da Bach al Jazz. L'evoluzione della musica tra diverse tonalità e ritmi

In principio fu l'ordine delle quinte! Il sistema musicale che ci ha accompagnato per alcuni secoli, trova le sue origini durante il periodo barocco e più esattamente con Johann Sebastian Bach.

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  • Prima di lui la musica poteva definirsi quasi sperimentale, poiché il percorso armonico che conduceva una melodia era circoscritto ad una fondamentale/tonica, spesso in tonalità minore, seguita da un quarto grado, anch'esso minore, per finire poi col quinto grado, imperativamente un accordo di settima di dominante, prima di ritornare alla fondamentale/tonica: Es. Dom, Fam, Sol7, Dom.  Bach sviluppò questa sequenza armonica, che più tardi fu definita come cadenza perfetta assieme ad altre ancora più complesse, creando “Il Clavicembalo ben temperato”.

    Quest'opera, che da quattro secoli i compositori definiscono come la più grande struttura musicale, rappresentava semplicemente esercizi che Bach compose all'organo ecclesiastico per i suoi allievi. La sua idea era di permettere un approfondimento pragmatico seguendo l’ordine cromatico dei dodici semitoni, in cui su ciascuno dei quali aveva composto il binomio preludio e fuga in tonalità maggiore, seguito dallo stesso binomio in tonalità minore.

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  • Questo sistema musicale seguiva una logica ben strutturata sull'ordine delle quinte ascendenti (do, sol, re, la, mi, si, fa#, do#) e discendenti (do, fa, sib, mib, lab, reb, solb, dob).  Mozart, Beethoven, Schumann, Liszt, Brahms ed altri ancora che hanno scritto la storia della musica dal ‘700 fino all'inizio del ‘900, crearono le proprie opere immergendosi nelle leggi dell'ordine delle quinte, le tonalità vicine e tutte le cadenze armoniche che il Maestro J.S.Bach aveva partorito.

    Tra la fine dell’‘800 e gli inizi del ‘900, l'impressionismo edifica una transizione stilistica che vede come protagonisti Debussy, Ravel, Saint-Saëns e Satie, precursore del minimalismo. Questo "ponte dei sospiri" deporta l'ordine delle quinte per forgiare il nuovo e rivoluzionario sistema dodecafonico. Padre della dodecafonia fu Arnold Schönberg, compositore, pittore e teorico autodidatta. Il suo intento era di mettere un termine alla tonalità rimpiazzandola con "l'Atonalità".

    La privazione della tonalità, attorno alla quale gravitava l'ordine delle quinte, permetteva di creare un percorso armonico innovativo che accarezzava i dodici semitoni della scala cromatica senza affermare una sola tonalità, bensì dodici pseudo tonalità maggiori e minori senza dimora armonica: da qui, la dodecafonia.

    Parallelamente, tra gli anni '20 e '30 del secolo scorso nascevano a New Orleans, Louisiana, delle nuove forme di musica definite jazz (sinonimo inglese di disordine), ragtime, spiritual, gospel, blues. In questi generi musicali più frivoli e popolari si era conservato l'ordine delle quinte sino ad oggi.

    Per un secolo intero centinaia di brani sono stati concepiti su una struttura identica a quella tramandata da J.S.Bach, ma con una particolarità; negli anni '60 le composizioni erano circoscritte ai quattro accordi che ne fecero la storia, riscuotendone un successo planetario: in America "rhythm changes", in Francia "anatole", in Italia "giro armonico".

    Tecnicamente i componenti erano il primo grado maggiore, il sesto grado minore settima di seconda specie, il secondo grado minore settima anch'esso di seconda specie ed il quinto grado con settima di dominante: Es. Do, Lam7, Rem7 e Sol7.  Sebbene il giro armonico regnasse sovrano tra le musiche popolari occidentali, la staticità ed il carattere uniforme e piatto conferivano una sorta di monocromatismo ai colori della musica. Il paludismo armonico ha depauperato per circa un secolo l'ispirazione letargica dei compositori popolari occidentali.

    Ciò premesso, pur apprezzando il giro armonico in tutti questi anni, non avrei mai immaginato che dopo una così lunga esperienza ancora oggi, ma già da circa dieci anni, la musica popolare occidentale ne avesse potuto riproporre uno nuovo.

    Esperienza obnubilata da un successo insipido di quattro accordi concepiti già nel maestoso, architettonico e per certi versi ascetico ordine delle quinte di Bach, dove nell'ordine si contempla il sesto grado minore, il quarto grado maggiore con basso alla terza, fondamentale maggiore e quinta (dominante) maggiore:

    Es. Lam, Fa/La, Do, Sol.  Apologista dei minimalisti contemporanei come, per citarne alcuni, Michael Nyman, Yann Tiersen e Ludovico Einaudi, reputo che abbiano saputo dipingere una tela musicale tra l'immaginario eterico e la realtà che ci circonda, offrendo emozioni a chi sa ascoltare. Nel nuovo giro armonico il banale si confonde col dilettantismo e la struttura subisce un'implosione armonica tale da creare un buco nero nel panorama della musica popolare occidentale. Se questa musica non è ancora morta, la barca di Caronte si sta avvicinando inesorabile! 

    Daniele Simanella

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