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Quando la "coda" diventa businness e occasione di lavoro. Storia del "codista" Giovanni Cafaro

del 2017-08-21

Immagine articolo: Quando la "coda" diventa businness e occasione di lavoro. Storia del "codista" Giovanni Cafaro

Inventarsi un lavoro! Ecco la formula indovinata per tentare di risolvere l’annoso problema della disoccupazione.

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  • Non si può sempre aspettare che qualcuno si preoccupi per noi, bisogna darsi una mossa, diventare imprenditori di se stessi. È quello che ha fatto, a esempio, il dottor Giovanni Cafaro, primo codista professionista italiano. Di origini salernitane, vive da molti anni oramai a Milano dove si occupa di code. Nel volantino distribuito a migliaia di persone, quando ha avuto la fortunata idea di creare questo nuovo tipo di figura professionale, c’era scritto: “La tua coda allo sportello?

    Da oggi la prendo io!”. Egli fa le code per gli altri, per chi non ne ha il tempo né la voglia, ma anche per il disbrigo di pratiche amministrative per conto di Enti pubblici e privati.

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  • Si rivolgono a lui anziani, disabili, aziende, liberi professionisti, patronati. Ritira esami clinici, ricette presso i medici di famiglia, paga le bollette, sbriga pratiche col fisco e svolge qualsiasi altro servizio che richiede il dover fare un’estenuante e snervante fila davanti agli sportelli. La tariffa è di dieci euro l’ora, regolarmente fatturati e sui quali versa il venti per cento per le tasse.

    Il lavoro lo svolge seguendo gli orari degli sportelli pubblici: dalle otto alle quattordici. Il dottor Cafaro, dopo avere brevettato nell’anno 2013 la sua idea e il relativo logo, ha pensato d’organizzare dei veri e propri corsi per codisti su Skipe ai quali possono accedere tutti quei giovani disoccupati che credono nel suo progetto. Ha anche costituito l'associazione autonoma “Sinclado”, che porta avanti la sua attività con donazioni a fondo perduto e libere in favore dei disoccupati lombardi e a sostegno anche di nuove iniziative imprenditoriali. Il codista, una volta formato, riceve un attestato che ne certifica l’abilitazione a esercitare, su tutto il territorio nazionale, la professione sia come codista-dipendente sia come libero professionista. Il suo ruolo, altamente professionale e riconosciuto in Italia da un contratto collettivo nazionale, deve essere svolto con grande serietà, onestà e affidabilità, poiché gli sono affidati soldi, pratiche personali e riservate.  “Serve pazienza, gentilezza e soprattutto competenza.

    Bisogna informarsi sulle pratiche che si vanno a fare e risolvere tutti gli intoppi che si presentano allo sportello”, dichiara lo stesso Cafaro. Ha anche fondato una società che ha chiamato “Cafaro codista s.r.l.”. La sua originale idea, a ottobre del 2015, è stata copiata negli Stati Uniti da Robert Samuel che ha creato “Sold” la prima azienda americana che offre, al costo di venticinque dollari l’ora, la possibilità d’evitare la coda agli sportelli.

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