Salemi, quando la frutta si comprava dallo "Zu' Asparinu". Persona gentile e allegra amato ancor oggi dai salemitani

In passato la figura del venditore ambulante era molto frequente nelle campagne perchè certe merci o servizi non si trovavano nei pochi negozi esistenti in paese o nei paesi vicini e gli spostamenti erano limitati, in quanto nessuno possedeva l'automobile e pochi la bicicletta. C'erano diverse figure di commercianti e artigiani che giravano in maniera più o meno regolare i vari paesini, offrendo i loro servizi e la loro merce.

La voce invitante e robusta dei venditori ambulanti scandiva i ritmi della giornata. Le casalinghe attente, potevano regolare gli orologi sui passaggi di alcuni ambulanti davanti agli usci delle loro case o sulla loro solita stazione nel bel mezzo del vicinato.

Frotte di massaie si stipavano intorno all'ambulante per curiosare: era quello il momento per prendere una boccata d'aria; l'occasione per pettegolare con la vicina, il tempo opportuno per piccoli o grandi acquisti.

Erano tanti gli ambulanti. E venivano da diverse regioni. Anzi, a seconda della provenienza, erano "specializzati" nella vendita di particolari mercanzie. I siciliani vendevano ricami. Col tempo, gli ambulanti diventavano "tipi", personaggi quasi insostituibili della realtà del paese, apprezzati per la loro arte di collocare i prodotti, ma anche perché con la loro puntualità e serietà riuscivano a soddisfare le esigenze del "mercato" locale. 

Oggi vogliamo parlarvi di una persona che è stata tanto stimata a Salemi. "Lu Zu Asparinu" e il suo negozio di frutta erano una vera istituzione per Salemi. 

Era posto all'inizio della strada mastra (via G. Amendola) angolo via Garibaldi e durante la giornata era meta di numerosissimi clienti ma la maggior parte delle persone aspettavano il ritorno (verso le 18) di Asparinu dallo scaro di Castelvetrano.

Aveva un "leoncino" che caricava con frutta e verdura di ogni tipo. La vendita continuava sino a tarda sera e man mano che le ore passavano il prezzo diminuiva e poi alla fine quasi la regalava. Anche chi non aveva soldi non se ne andava mai a mani  vuote. Personaggio allegro, simpatico e con un cuore grandissimo.

Gaspare Ilardi, ora ottantenne, si occupa con amore della coltivazione dei suoi frutteti portando nel cuore i tanti cittadini che per anni si sono rivolti a lui nel portare a tavola frutta di stagione