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Da CVetrano alla Lituania ed una carriera sempre "in volo". Intervista ad Antonino Spadaro

di: Mario Butera - del 2018-05-03

Immagine articolo: Da CVetrano alla Lituania ed una carriera sempre "in volo". Intervista ad  Antonino Spadaro

La storia che vi raccontiamo oggi è quella di Antonino Spadaro, un giovane ragazzo castelvetranese che, in cerca di indipendenza e di un futuro migliore, ha deciso di lasciare l’Italia per trasferirsi in Lituania, per la precisione a Kaunas. Adesso Antonino lavora come assistente di volo per la compagnia irlandese Ryanair. In questa intervista ci racconta come ci è riuscito e cosa c’è da fare se si vuole di diventare steward (o hostess).

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  • Ciao Antonino. Iniziamo con una piccola presentazione, raccontaci qualcosa di te: da dove vieni, quanti anni hai e di cosa ti occupi al momento?

    Buongiorno, ho 26 anni e sono nato a Castelvetrano. Dopo aver  conseguito il diploma di liceo classico all'istituto Giovanni Pantaleo di Castelvetrano ho iniziato un corso di studi universitari in Mediazione Linguistica a Palermo che, al momento, ho sospeso visto che mi trovo all’estero per lavoro. Sono, infatti, assistente di volo per la compagnia low cost Ryanair e lavoro alla base aeroportuale di Kaunas, in Lituania. 

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  • Come mai proprio l’assistente di volo? 

    Tutto é nato per puro caso: un giorno mia madre vide su internet la pubblicità che Ryanair stava organizzando colloqui in tutta Italia per assumere nuovi assistenti di volo ed ho deciso di tentare di intraprendere questa esperienza che mi avrebbe portato in posti nuovi e, obiettivo importante per me, poter raggiungere una completa indipendenza economica e poter cominciare a costruire una nuova vita ed entrare a pieno nel mondo del lavoro.

    Che selezione hai dovuto superare per diventare assistente di volo?

    Ho sostenuto un colloquio a Palermo il 15 Febbraio dell'anno scorso. Questi colloqui sono stati organizzati in tutta Italia da una agenzia interinale irlandese che si occupa della formazione di nuovi assistenti di volo per la Ryanair.

    Eravamo una ventina di ragazzi, prima di tutto abbiamo sostenuto un semplice esame di grammatica inglese e in seguito il relatore ci ha spiegato come funziona questo mestiere, il relativo compenso mensile, come é strutturato il corso di preparazione e i punti generali di questa esperienza lavorativa.

    Dopo di ciò ho sostenuto il colloquio vero e proprio, faccia a faccia col relatore (ovviamente il tutto in lingua inglese) con domande sul perchè volevo intraprendere questa carriera ed eventuali precedenti esperienze lavorative.

    Dopo due settimane dal colloquio, ho ricevuto una email nella quale mi dicevano che ero stato accettato ad intraprendere un corso di sei settimane a Bergamo. Al termine del corso mi imbarcai subito per la Lituania, poiché la prima base è decisa dalla compagnia a seconda della richiesta di personale e la scelta per me fu Kaunas, la seconda città in ordine di grandezza della Lituania.

    In cosa consisteva il corso che hai frequentato a Bergamo?

    Si è trattato di un percorso formativo nel quale ho imparato tutti i doveri di un assistente di volo, le procedure da seguire in caso di emergenza ed assistenza medica, le normali procedure lavorative.  Ho dovuto superare alcuni esami più una prova di nuoto (è richiesta, infatti, abilità natatoria in caso di ammaraggio).

    É stata una bella esperienza perché mi ha permesso di conoscere nuove persone, tanti ragazzi che come me desideravano intraprendere questo percorso e mi ha permesso di mettere alla prova le mie conoscenze linguistiche considerato che l'unica lingua che si parlava era l'inglese.

    Hai qualche suggerimento da dare per superare al meglio la selezione?

    Cosa fondamentale é la padronanza della lingua inglese, poiché é la lingua obbligatoria da usare in Ryanair ed é necessario quantomeno possedere una conoscenza basilare della lingua per permettere la comunicazione. Poi è necessaria la flessibilità, ovvero disponibilità a spostarsi in un'altra località, anche estera, perché con questa compagnia é molto probabile che si venga basati all'estero, quindi una buona capacità di adattamento al nuovo ambiente ed il necessario entusiasmo per far si che la nostalgia di casa non prenda il sopravvento ed impedisca di vivere a pieno questo tipo di esperienza.

    Quali sono i documenti necessari per vivere all’estero e per lavorare come assistente di volo?

    Importante é il passaporto perché prima di iniziare la giornata lavorativa devi necessariamente portare con te il passaporto, non la carta di identità poiché altrimenti non potresti volare. Per quanto riguarda il vivere quotidiano all'estero, la maggior parte delle basi Ryanair sono in paesi della Comunità Europea quindi non sono necessari particolari documentazioni. Se si rimane all'estero per più di un anno é necessario iscriversi all'AIRE, associazione italiani all'estero, per non incorrere in sovrattasse.

    Com’è la vita di un’assistente di volo? 

    É interessante perché ti permette di entrare in contatto con tantissime persone e sei in costante movimento anche se si ritorna sempre alla nostra base. Molti pensano che noi assistenti di volo pernottiamo nelle città dove atterriamo, ma non é cosi: abbiamo solo 20 minuti per rassettare la cabina dopodiché ripartiamo con lo stesso aereo intraprendendo un secondo volo di servizio e ritorniamo sempre alla nostra base.

    Ciò che secondo me é fondamentale in questo lavoro é il contatto umano con i passeggeri e il saper gestire ogni tipo di persona presente a bordo. Ti permette di avere a che fare con diversi tipi di persone e ti insegna caratterialmente a saper gestire con i dovuti modi ognuna di esse. 

    Un sorriso da parte dell’equipaggio, alle volte, può già essere di grande conforto. Assolutamente, anzi spesso e volentieri il sorridere può impedire il sollevarsi di molti problemi con i passeggeri, soprattutto se questi sono stressati o arrabbiati. Dobbiamo sempre mostrarci sorridenti e gentili,e sopratutto disponibili. Spesso una buona educazione e un atteggiamento composto e gentile può aiutare a risolvere eventuali questioni con i passeggeri e aiuta a svolgere la giornata lavorativa in un clima disteso e sereno.

    All’inizio ho avuto alcune difficoltà con la lingua lituana, poiché i passeggeri over 50, o comunque chi ha vissuto il regime sovietico,  non é in grado di parlare inglese, ma ho risolto anche questo avendo cominciato da autodidatta ad imparare il lituano ed attualmente ho raggiunto un risultato tale da poter comunicare abbastanza fluentemente anche in lituano.

    Quali sono le tratte che percorri più spesso? 

    Considerato che la Lituania é una nazione relativamente piccola, non abbiamo voli nazionali, ma solo internazionali. Vi sono delle tratte stagionali, ossia alcuni voli li facciamo solo in inverno e altri solo in estate. I voli che compiamo tutto l'anno sono in particolare: Copenaghen, Londra-Stansted e Londra-Luton e Dublino, mentre nel periodo invernale si aggiungono le tratte Alicante ed Eilat in Israele. In estate abbiamo Palma de Mallorca, Rodi, Shannon e da quest'anno anche Rimini una volta alla settimana. 

    Quali sono i principali aspetti positivi del tuo lavoro? Quali sono, invece, quelli negativi? 

    In assoluto il principale aspetto positivo di questo mestiere é la possibilità di intraprendere nuove conoscenze, non solo tra colleghi ma anche con gli stessi passeggeri. Inoltre questo lavoro ti aiuta a maturare, a crescere come persona perché inizi una nuova vita, in un posto diverso, con diverse lingue e magari usanze, e li cominci a sviluppare un senso di adattamento.

    Può ampliare la tua mente perché inizi a conoscere abitudini, situazioni e genti diverse rispetto a quelle con cui hai sempre avuto a che fare, e magari puoi cominciare a guardare il mondo e tutto ciò che ti circonda con un occhio diverso, e ti aiuta a superare certi limiti mentali che si formano naturalmente se vivi per troppo tempo rinchiuso in contesto limitato e spesso, purtroppo, privo di stimoli. Ma soprattutto questo lavoro ti aiuta ad entrare in pieno nel mondo degli adulti: impari a gestire da solo tutti gli aspetti della tua vita, sviluppi la tua indipendenza e consapevolezza di se stessi. 

    Per quanto riguarda gli aspetti negativi, li riscontri soprattutto all'inizio, a partire dal piano economico, specialmente per chi, come me, ha optato per il pagamento rateale del corso (il corso costa 3000 €) e quindi per il primo anno vengono detratti dal tuo stipendio 300 € e magari nei primi mesi per far quadrare i conti devi chiedere aiuto ai tuoi genitori.

    Poi, sempre all'inizio, sei un po' timoroso perché magari ancora non hai la piena consapevolezza di quello che devi fare e sei un po' nervoso e possono capitarti colleghi non molto pazienti, ma col tempo acquisisci consapevolezza e impari anche a gestire il rapporto con i colleghi.

    Infine il turno della mattina è quello che magari può essere definito il più pesante perché ti porta a svegliarti molto presto la mattina (il primo volo di solito inizia alle sei del mattino e noi assistenti di volo dobbiamo riunirci 45 minuti prima dell'orario di partenza e quindi devi calcolare l'ora di risveglio per preparati e arrivare in tempo alla base che può essere alle quattro o, come me, alle tre del mattino) 

    Consigli per chi ha paura di volare?

    Prima di tutto di non farsi condizionare dalle notizie di eventuali disatri aerei,poiché si tratta di eventi eccezionali, che non accadono con regolarità, non bisogna mai farsi pervadere dalla paura, poiché essa può impedire una normale azione come quella di intraprendere un viaggio in aereo. In quanto si tratta di una condizione psicologica bisogna anzitutto lavorare su se stessi, affrontare questa paura, perché solo affrontando le proprie paure si possono sconfiggere. Inoltre qualora dovreste avere dei problemi ricordate sempre che a bordo c'é un personale preparato che sarà sempre a vostra disposizione per aiutarvi e garantirvi un sereno viaggio. 

    Che tipo di personalità e caratteristiche personali si devono avere per fare l’assistente di volo?

    Come già detto la flessibilità: ovvero disponibilità a muoversi, ad iniziare questa carriera in un luogo completamente diverso dalla propria casa,e anche un pizzico di spirito di iniziativa perché bisogna tenere in considerazione l'idea di vivere almeno per un anno lontani da casa.

    Poi consiglierei una buona fermezza di carattere perché saper controllare le proprie emozioni è fondamentale in questo lavoro, soprattutto in caso di emergenza, poiché sono gli assistenti che devono coordinare le procedure di emergenza e una buona gestione di essa può essere fondamentale per salvaguardare l'incolumitá dei passeggeri, e chi si lascia sopraffare dalla propria emotività spesso può essere un ostacolo per se stesso e per gli altri.

    Ci vuole anche volontà perché per fare questo lavoro devi essere sicuro di volerlo fare ed accettare tutti i suoi lati, sia negativi che positivi, perché esso va poi a riflettersi anche sulle scelte di vita che si intraprendono al di fuori del contesto lavorativo.

    Infine, apertura mentale perché si conoscono tante nuove persone e con molte di esse si trascorrono diverse ore anche fuori dal contesto lavorativo,e poter stringere con essi un rapporto di amicizia può dare a questo tipo di esperienza un ulteriore aspetto positivo.

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