Trasporti ferroviari, Musumeci: "Sicilia da terzo mondo, da troppo tempo paghiamo gap infrastrutturale rispetto al resto d’Italia"

"Da troppo tempo la Sicilia e i suoi abitanti pagano un gap infrastrutturale rispetto al resto d’Italia. È giunto il momento di cambiare approccio, adottando lo stesso metodo che ha consentito, negli anni, a diverse aree del Paese di dotarsi di opere vitali per l’economia del territorio".

Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci dopo aver incontrato a Palazzo d’Orleans una delegazione di Rete ferroviaria italiana, guidata dall’amministratore delegato, Maurizio Gentile.

"La nostra Isola, è una terra saccheggiata, da terzo mondo, che per avviare un processo di rinascita ha bisogno, da subito, di un cambio di passo: tratte veloci, stazioni decorose, reti efficienti. Solo in questo modo potrà diventare una Regione appetibile da parte di chi vuole investire. 

Ho chiesto chiarimenti, ha concluso Musumeci, sui tempi di completamento delle opere già appaltate e su quelle in corso di progettazione. In particolare, l’attenzione si è soffermata sul Passante di #Palermo per l'Aeroporto Internazionale di Palermo "Falcone Borsellino", sulla velocizzazione della Palermo-#Catania e della #Messina-Catania, sull'interramento del Nodo etneo, sulla fermata dell'Aeroporto di Catania - Sicilia e sul ripristino della Catania-#Caltagirone.

Altro tema affrontato quello del riutilizzo del sedime delle vecchie linee dismesse da utilizzare a uso turistico, riconvertendole in piste ciclabili e percorsi naturalistici. 

Ci rincontreremo, periodicamente, per fare il punto sull’avanzamento dei lavori e verificare il rispetto delle scadenze che ci siamo dati".