Salemi, quando la siccità indusse i contadini a chiedere aiuto a San Francesco di Paola
di: Giuseppe Lodato - del 2018-07-25
"È viva nel nostro popolo la devozione verso il santo taumaturgo di Paola" così nel 2007 i vescovi di Sicilia affermavano in una lettera in occasione del V centenario della morte di San Francesco di Paola ai suoi devoti siciliani. Lo si nota nelle innumerevoli immagini che riempiono questa nostra Sicilia di cui è patrono in Perpetuo insieme all Immacolata dal 1739.
L'umile Santo Calabrese nato a Paola nel 1416 visse da eremita nei primi anni della sua vita ma per volere divino successivamente inizio svolgere un vero e proprio apostolato tra la gente, operando prodigi e difendendo molte volte la causa dei poveri, oppressi da ingiuste tasse. Tale fama di santità giunse fino in Sicilia e il senato Milazzese chiese al frate di costruire un suo convento nella città. Francesco di Paola accettando l'invito giunse a piedi a Catona chiedendo la Carità ad un Barcaiolo affinché lo portasse Al di là dello Stretto per sbarcare in Sicilia.
Ricevuto il rifiuto dell'avaro uomo, il Santo ritiratosi in preghiera, stese il suo mantello sulle acque e con l'ausilio del suo bastone creando una sorta di vela, salpò le acque dello Stretto giungendo così nella nostra isola. La tradizione vuole che coloro che Videro questo frate navigare sulle acque dello stretto di Messina, sul suo mantello, esultarono domandandosi chi fosse "du Santu Patri".
Da allora fino ad oggi il santo di Paola in Sicilia è chiamato così "lu Santu Patri" e lui non ha fatto mai mancare la sua particolare protezione a questo popolo che pur non essendo figlio della sua terra, ha sempre amato come proprio. Particolarmente invocato per il dono della Pioggia, San Francesco di Paola ha sempre manifestato il suo intervento in varie occasioni di siccità in Sicilia.
Si afferma infatti che le piogge primaverili feconde per la coltivazione delle nostre terre, siano definite come "Acqua di lu Santu Patri" affermazione che cambia in occasione di scarse pioggia in modo di richiesta...
É viva nella credenza popolare che a Salemi per il protrarsi di una lunga siccità i contadini chiesero aiuto a san Francesco di Paola. Ma il santo non esaudi' la preghiera. Si decise allora di portare in processione il Santo.
Al passaggio della statua si fece avanti un operaio, un acquaiolo bravo a scavare pozzi, che alla vista del Santo disse: " Arrivau u mastro di l'acqua" ( è arrivato l'idraulico) e promise di irrigare i campi senza bisogno dei miracoli del Santo. Ma la mattina dopo l'operaio si ritrovò con il corpo coperto di lividi e non capiva cosa fosse successo. I popolani allora si rivolsero a san Francesco di Paola perché piovesse.
E piovve tanto e così a lungo che dovettero scongiurare il Santo di smettere con tanta pioggia. Ciò è avvenuto dopo il 1530 quando i Paolini cominciarono la costruzione del convento. Prima di allora per un po di pioggia ci si rivolgeva a Sant'Elia una cui statua era conservata nel convento del Carmine.