Kermesse 5 Stelle al Circo Massimo di Roma. Presente delegazione di CVetrano
del 2018-10-23
Si è conclusa domenica 21 ottobre la quinta edizione della kermesse del M5S che si è svolta presso il Circo Massimo di Roma alla presenza di circa cinquanta mila fra attivisti e simpatizzanti del MoVimento. La manifestazione è stata intitolata “Italia a Cinque Stelle” a volere significare che adesso a guidare il governo italiano c’è il movimento pentastellato, creato quasi dieci anni fa da Beppe Grillo.
Per l’occasione sono stati allestiti, su tre piazze, cinque padiglioni. Ciascuno d’essi era sormontato da una gigantografia: di Beppe Grillo al primo “V Day”, a volere ricordare le origini del M5S; di Alessandro Di Battista, con una prima fase in cui il movimento conduceva le sue battaglie stando all’opposizione fino al momento del “governo 5 stelle”, con analoga scritta, per la fase attuale che sta attraversando il movimento stesso.
S’un altro padiglione c’era la gigantografia di Gianroberto Casaleggio, nella quale si voleva raccontare il progetto che il MoVimento, “Il futuro, Rousseau 2050”, intende portare avanti fino a quella data.
Al centro si trovava un palco a forma circolare che ha permesso alla gente di circolargli liberamente intorno e sul quale sono stati disposti due schermi giganti che amplificavano, sullo sfondo, l'mmagine di quanti vi sono saliti.
Sulle tre aree, aperte anche ai portatori di handicap, si muovevano cittadini e rappresentanti delle istituzioni che hanno avuto la possibilità di discutere sui programmi che sono già stati attuati e su quelli che ancora restano d’attuare.
Tutti i parlamentari indossavano una maglietta gialla con su scritto “Il portavoce ti ascolta”, che permetteva d’essere riconosciuti dagli attivisti, ai quali i loro visi erano poco noti. Essi giravano tra la gente per rispondere alle domande dei partecipanti.
Fra gli interventi più rilevanti quelli di Davide Casaleggio, figlio del cofondatore del MoVimento Gianroberto: “I diritti evolvono nel tempo in funzione della tecnologia. La rete ha rivoluzionato il modo di pensare. Il concetto di cittadinanza digitale oggi sta emergendo perché la rete ci consente di accedere a nuovi diritti che prima non esistevano”; della sindaca di Roma Virginia Raggi: 'Ci hanno detto “siete dei pazzi visionari”.
Lasciatemi dire: sono orgogliosa di essere una folle in mezzo ai folli. Abbiamo incontrato tante persone che ci hanno sempre detto che era impossibile. Era l’Italia immobile, l’Italia che ci ha rubato tutto, i migliori ragazzi costretti ad andare all’estero, che ci ha rubato il futuro.
Sono quelli che in Sicilia sono chiamati i nemici della contentezza. Ci chiamavano barbari dall’alto dei loro salotti, dei loro club esclusivi, ma siamo stati in grado, noi barbari, di mettere a posto il bilancio, di sistemare le procedure, di mandare via dalle case popolari chi non ha diritto 'del vicepremier' Luigi Di Maio: “Negli ultimi giorni mi avete visto un po’ arrabbiato. Ce l’abbiamo messa tutta in questi tre giorni e non per combattere qualcuno, ma per affermare un principio, un valore, quell’onestà, che abbiamo gridato tante volte nelle piazze.
Siamo arrivati fino a qui ed è solo l’inizio. Stasera, dopo tre ore di Consiglio dei Ministri, vi posso assicurare che nel decreto fiscale non ci sarà nessun condono e nessuno scudo fiscale. Posso annunciarvi che quest' anno abbiamo raggiunto il record di presenze a “Italia 5 Stelle”.
Stiamo al governo e ancora riempiamo le piazze. Continuiamo a inondare le istituzioni di brava gente. Molti di voi che oggi sono qui, al prossimo appuntamento di “Italia 5 Stelle” potrebbero essere i nuovi sindaci o i nuovi europarlamentari'.
È intervenuto anche, in videoconferenza dal Sud America, il frontman Alessandro Di Battista che ha annunciato il suo rientro in Italia a Natale: “Abbiamo già fatto il biglietto. Vediamo poi che succederà. Non pensavo che mi mancasse così tanto la battaglia. Mi piacerebbe essere lì con voi. Qualche volta mi mangio le mani dicendo “ma che hai fatto?”.
Potevo fare il ministro, però la verità è che sto bene, sto davvero bene. La battaglia condotta in queste ore, è giusta. Ha dimostrato da che parte stare, dalla parte dei cittadini. La battaglia contro il capitalismo e la bancocrazia è la prima cosa da fare. “Autostrade” va nazionalizzata.
I Benetton vanno estromessi da ogni cosa, quindi insistiamo su questo punto”. Non sono mancati due interventi, rispettivamente del premier Giuseppe Conte, definito “l’avvocato difensore del popolo italiano”, e del leader della Lega Matteo Salvini, entrambi in diretta in conferenza stampa da Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri di sabato 20.
Il Presidente della Camera, Roberto Fico, nel suo intervento si è concentrato sull'esperienza di governo con la Lega: "Nasce su un contratto e non su un’alleanza. Abbiamo fatto un’operazione e ci muoviamo sul filo di questo contratto e cerchiamo di operare su quel contratto. Ma non ci sarà un’alleanza alle Regionali, alle Europee.
È una trasformazione che stiamo cercando di fare nel Paese. Dobbiamo essere nella post- ideologia e sapere come muoverci. Io dico: lavoriamo saldi su ciò che riteniamo giusto. Governiamo con la Lega finché la nostra identità sarà forte e salda".
Tanti i nomi importanti del MoVimento che s’intrattenevano fra gli intervenuti, come i ministri Danilo Toninelli e Antonio Bonafede, nonché Vito Crimi, Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri (nella foto).
Gli argomenti trattati durante le due giornate di lavori, sono stati fra i più variegati a partire da quelli storici portati avanti da sempre dal M5S: il problema ecologico dello smaltimento e del riciclaggio dei rifiuti, del rispetto dell’ambiente con le nuove fonti alternative a quelle attuali, il bilancio dello Stato e i nuovi rapporti con i cittadini a livello fiscale nonché il reddito di cittadinanza del quale il M5S è riuscito a vincer la battaglia decisiva con l’approvazione del decreto legge che lo disciplina.
Si è anche parlato dei rapporto con l’altro vicepremier Matteo Salvini, con il quale è stato stipulato il “Contratto di Governo” che ha permesso alle due organizzazioni, M5S e Lega, di formare l’attuale governo gialloverde per garantire la gestione amministrativa della cosa pubblica.
Non è stato trascurato l’aspetto storico dalle tante battaglie condotte, fino al MeetUp e adesso come forza governativa. A rendere possibile la manifestazione, costata circa 600 mila euro, c’è stata la raccolta di fondi da parte dei militanti, gestiti dagli organizzatori Sergio Battelli e Francesco Silvestri rispettivamente tesoriere e vicepresidente del gruppo M5S alla Camera.
Tanti gli striscioni e i cartelloni, fra i quali quello del contestatore Vittorio Di Battista, papà di Alessandro “Didda”, con su scritto “No Tap, no Tav, no Benetton” che ha dichiarato: "Se il Movimento tornasse indietro su Tav e Tap mi deluderebbe molto. Bisogna rispettare la volontà della base. Se mi danno il potere assoluto per sei mesi, risolvo io tutti i problemi d'Italia".
La convention si è conclusa con l’attesissimo intervento del cofondatore Beppe Grillo che, con le sue esternazioni sul Presidente della Repubblica (indimenticabili quelle contro l’ex Presidente Giorgio Napolitano), ha innescato una miccia creando il caso politico della giornata: “Noi dovremmo riformare la figura del Presidente della Repubblica, togliere questi poteri: capo delle forze armate, capo del C.S.M., nomina cinque senatori a vita. Queste cose non vanno più col nostro modo di pensare”.
Grillo, agitando durante tutto il suo discorso una manina di plastica, ha tirato in ballo anche la sinistra definita “morta perché e diventata noiosa”. Rivolgendosi, poi, a Renzi, che ha considerato ancora una volta in declino, ha detto: “Mi fa tenerezza”. È andato pesantissimo anche con Macron che ha paragonato ai “….bambini violentati dagli anziani” e con Junker considerato “…da ricovero”.
Non ha trascurato una frecciatina con l’alleato di governo Matteo Salvini: “Salvini è quello che mi dicono una persona che dice una cosa e la mantiene. Che è un miracolo anche della politica. Noi siamo strutturalmente, come dna, diversi”.
Sono state, in ogni caso, le parole sul Capo dello Stato che hanno finito con l’oscurare in parte la kermesse pentastellata, rubando la scena ai leader del governo e facendo insorgere le opposizioni. Il P.D., per bocca del suo segretario Martina, ha detto: “Il comico miliardario prenda in giro chi vuole, ma lasci stare la Costituzione e il ruolo di garanzia del Quirinale. Il Capo dello Stato non si tocca, caro Grillo”.
In rappresentanza degli altri partiti Maria Stella Gelmini, di “Forza Italia”, ha evidenziato la “…natura primordiale e aggressiva del M5S”, mentre l’ex Presidente del Senato, Pietro Grasso, di “Liberi e Uguali” ha rimarcato come “Grillo era un contestatore, ora è al governo, è al potere. Capisco che sia in difficoltà a difendere condoni fiscali ed edilizia e che voglia spostare l’attenzione”.
Alle pesanti e, a volte, inopportune dichiarazioni di Grillo, il MoVimento ha precisato: “Grillo non riveste ruoli istituzionali: né la maggioranza né il governo intendono riformare i poteri del Presidente della Repubblica e tale proposito non è presente nel contratto, ribadendo piena fiducia in Mattarella”.
È stata presente anche una rappresentanza del MeetUp di Castelvetrano, partita il venerdì in pullman alla volta di Roma, insieme a tanti altri attivisti dei vari “MeetUp” provinciali e non solo, per non perdere questo importante happening politico che li aiuterà nel loro progetto di proiettarsi in una realtà che li vuole parte attiva nella prossima consultazione elettorale castelvetranese.