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Slow food, Dop e Igp. Il pane nero di Castelvetrano e i requisiti per poter conquistare nuovi mercati

di: Vito Marino - del 2018-12-30

Immagine articolo: Slow food, Dop e Igp. Il pane nero di Castelvetrano e i requisiti per poter conquistare nuovi mercati

Castelvetrano è stata sin dall’antichità e fino agli anni ’50 circa una ricchissima zona di produzione di grano duro. Ai tempi degli antichi romani la Sicilia era considerata il granaio d’Italia. I tipi di frumento coltivati nelle nostre zone erano: “Russulidda”, che ha le spighe e le reste rossicce, bianculidda, bilì, saracinu, zizzìa. e tumminìa”.

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  • Il grano Tumminia si coltiva per le sue eccezionali doti organolettiche ma anche per motivi pratici. Infatti, la semina del grano avviene nel mese di Novembre, ma se le condizioni avverse del tempo lo impediscono, detto grano si può seminare a marzo. Il seme ha la capacità di recuperare il tempo perduto e nel mese di luglio – primi di agosto si può mietere. 

    In questi ultimi anni, con la globalizzazione e con un commercio internazionale che mira al profitto, più che alla qualità, si è verificato che il grano consumato in Italia e, quindi anche a Castelvetrano, era di pessima qualità e importato da paesi stranieri. Di contro il nostro grano duro, insostituibile per i pregi che possiede, restava invenduto, per gli costi di produzione.

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  • A poco a poco i nostri grani avevano perso il prestigio meritato e le aree di coltivazione si sono sempre più ristrette. Per fortuna alcuni imprenditori locali, come i Mulini Drago, che hanno valorizzato i grani locali e, principalmente per il nostro eccellente fornaio Tommaso Rizzo, che ha esaltato il nostro famoso pane nero di Castelvetrano, la coltivazione dei grani autoctoni è ripresa. 

    A Castelvetrano abbiamo l’Associazione “Pane Nero di Castelvetrano” creata dal già citato Tommaso Rizzo, che, da anni si lotta per divulgare in Italia e in tutto il mondo la conoscenza del “Pane Nero di Castelvetrano”. Questa associazione, nella persona di Tommaso Rizzo che ne è il presidente, già fa parte del Slow Food e ha già saputo illustrare l’importanza del pane nero di Castelvetrano in vari convegni, manifestazioni e fiere campionarie.       

    Oggi sorge la necessità di tutelare la produzione e la lavorazione del pane nero, di origine esclusiva di Castelvetrano. Per tale protezione la società umana oggi dispone di vari organismi, come Slow Food e dei riconoscimenti di qualità   con i marchi DOP e IGV.   

    Per maggiore chiarezza, Slow Food è una grande associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo, che cessa di essere merce e fonte di profitto, nel rispetto di chi produce, dei territori e delle tradizioni locali; in armonia con ambiente ed ecosistemi.  Oggi Slow Food conta su una fitta rete di soci, amici e sostenitori in tutto il mondo e lavora in 150 Paesi.    -DOP significa: Denominazione di origine protetta. Per «denominazione d'origine», s’intende il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a segnalare un prodotto agricolo o alimentare originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese, la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico, inclusi i fattori naturali e umani, e la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata.» Il marchio DOP, è un marchio di tutela giuridica della denominazione, che viene attribuito dall'Unione europea agli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono stati prodotti.  

    Il marchio IGP significa “indicazione geografica protetta”, indica un marchio di origine che viene attribuito dall'Unione Europea a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un'altra caratteristica dipende dall'origine geografica, e la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un'area geografica determinata.

    Per ottenere la IGP quindi, almeno una fase del processo produttivo deve avvenire in una particolare area. La Commissione Straordinaria del Comune di Castelvetrano intende promuovere e valorizzare il territorio e le sue attività produttive tipiche in un’area agricola importante per la Sicilia occidentale. Di conseguenza è interessata alla produzione e salvaguardia del “pane nero” di Castelvetrano, che ha dato un forte impulso ad un’agricoltura che tende a rispettare le esigenze di produzione e le richieste del consumatore. Per raggiungere tale scopo la Commissione Straordinaria ha ritenuto opportuno avvalersi della competenza  del Dott. Salvatore Flavio D’Anna laureato in Scienze e tecnologie alimentari presso l’Università degli studi di Catania, iscritto presso il medesimo Ordine (OTASS) .

    Il dott. D’Anna ha inoltre ricoperto la carica di docente, su progetti pomeridiani negli istituti alberghieri di Castelvetrano e Trapani; un professionista esperto nei processi tecnologico-ambientali, munito di una comprovata esperienza in questo settore. la Commissione Straordinaria, ha affidato a quest’ultimo, che ha accettato, l’incarico a tempo determinato ed a titolo gratuito di consulente esterno in materia di valorizzazione ed ottenimento del marchio DOP e  IGP del Pane Nero di Castelvetrano.

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