"Ero in auto, improvvisamente il cinghiale al centro della strada". Il racconto: "Viva per miracolo"
di: Elio Indelicato - del 2019-01-08
Non si è ancora spenta l’eco dell’incidente mortale sull’autostrada del sole, causato dal passaggio di alcuni cinghiali, che è costata la vita ad un giovane 29enne di origine polacca, che si è sfiorata la tragedia sulla A 29, dove un cinghiale ha attraversato le due carreggiate finendo sotto un’auto che è andata distrutta per l’impatto.
Protagonista dell’incontro “ravvicinato”come lo chiama la stessa, un architetto di Castelvetrano la 50enne Vita Pisciotta che come ogni giorno si stava recando presso il suo studio di Palermo. La stessa professionista visibilmente ancora scossa dall’accaduto racconta la sua vicenda: ”Erano le 17,30 circa ed era buoi e stavo andando a Palermo. Giunta al Km 69,500, dopo Gallitello, improvvisamente è sbucato dalla mia sinistra un grosso animale che pensavo fosse un cane di grossa taglia.
Ho tentato di frenare istintivamente ma, ho sentito un grosso rumore alla parte anteriore della mia Fiat Bravo, che si è fermata a circa centro metri dall’impatto facendo a zig zag anche per il fondo bagnato.” La professionista ha chiamato la Polizia Stradale con tanta paura addosso e sola in mezzo all’autostrada. Gli stessi agenti della Stradale di Alcamo hanno potuto accertare che l’animale rimasto a terra era un cinghiale del peso di circa sette chilogrammi.
L’auto danneggiata è stata trasportata con il carro attrezzi in una officina di Castelvetrano. Vita Pisciotta adesso si trova l’auto da rottamare e si è già rivolta ad un legale per chiedere il risarcimento dei danni probabilmente all’Anas.
La stessa aggiunge: ”Mi sento miracolata, probabilmente perché la mia andatura era moderata. Non è possibile che improvvisamente spunti un cinghiale in autostrada. Fino ad ora avevo visto cani, volpi, attraversare le mezzerie ma mai un cinghiale. E’ opportuno oltre che urgente che chi è preposto alla manutenzione e alla vigilanza sull’autostrada vada a controllare le reti di recinzioni, perché l’animale avrà approfittato di qualche squarcio nelle reti per entrare. Sinceramente da animalista sono dispiaciuta per la fine del cinghiale, ma penso che si è sfiorata la tragedia”.
Qualche anno fa nello svincolo per Carini morì un uomo di Castellammare del Golfo, che alla guida della sua utilitaria si trovò di fronte alcune mucche che avevano percorso l’anello che porta alla A 29 e l’impatto fu mortale.
L’architetto Pisciotta adesso dovrà raggiungere la capitale dell’isola con l’autobus di linea e gli orari non sono sempre compatibili, visto che ogni sera, lei, fa ritorno a Castelvetrano. La stessa aggiunge: ”Anche se la mia auto fosse rimasta solo poco danneggiata, in questo momento ho la psicosi a rimettermi in macchina e a riprendere l’autostrada, perché quello che mi è successo potrebbe capitare di nuovo magari a qualche altro automobilista, che potrebbe non fare in tempo a mantenere il controllo del mezzo.”
Il freddo di questi giorni spinge i cinghiali, che stanno nelle alture a scendere a valle e a cercare cibo magari in casolari con animali. Si parla sempre di un abbattimento controllato di questa specie che è molto dannosa, dove vive soprattutto in gran numero, ma a tutt’oggi le soluzioni adottate non si sono rivelate decisive. L'appello è che chi di competenza vada a far subito un attento monitoraggio delle reti di recinzioni per evitare che cinghiali, pecore e cani diventino un pericolo costante per gli automobilisti.
Nella foto il punto dell’incidente.