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Quali sono i sintomi delle allergie alimentari? Ecco come accorgersene

di: Graziella Palermo - del 2019-09-19

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La sintomatologia delle allergie alimentari è piuttosto variabile per localizzazione ed intensità; coinvolge tipicamente l'apparato gastrointestinale, quello respiratorio e la cute.

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  • I mastociti, che in seguito all'interazione con le IgE rilasciano istamina (molecola responsabile di molti effetti associati alla manifestazione allergica), sono infatti particolarmente abbondanti a livello di organi come naso, gola, polmoni, pelle e tratto gastro-intestinale. I segni e i sintomi di allergia alimentare, che fortunatamente sono fastidiosi ma non sempre così pericolosi, insorgono mediamente da pochi minuti fino ad un'ora dopo il termine del pasto.

    Non solo tra soggetti diversi, ma anche per la stessa persona, possono variare da lievi a gravi. Pur avendo sofferto solamente di uno o più attacchi allergici leggeri, esiste la possibilità di incappare una reazione anche grave o gravissima.

    Nota: le reazioni allergiche possono influenzare contemporaneamente diverse parti del corpo, ad esempio lo stomaco e la pelle, con dolori e crampi addominali associati a rash cutaneo. 

    COS'È L'ANAFILASSI? L'anafilassi è la conseguenza più temibile di un'allergia alimentare è lo shock anafilattico, che nelle forme più gravi può condurre all'occlusione delle vie respiratorie, al coma ed alla morte dell'individuo e necessita, per questo, di un intervento precoce con epinefrina o adrenalina. 

    Sintomi più comuni di un allergia alimentare

    Sintomi associati allo shock anafilattico o anafilassi 

     Prurito al cavo orale e alla faringe 

    Orticaria, prurito cutaneo o eczema 

     Gonfiore delle labbra, del viso, della lingua,  della gola o di altre parti del corpo

    Asma, congestione nasale o problemi respiratori

      Dolore addominale, diarrea, nausea o vomito 

    Vertigini, svenimenti, emicrania, capogiri 

    Costrizione delle vie respiratorie, con conseguente difficoltà respiratorie 

    Shock, con una grave caduta di pressione arteriosa, pallore 

    Ansietà, palpitazioni, sudorazione 

    Vertigini, svenimento, coma 

    Sintomi più frequenti nei bambini 

    Nei bambini allergici, le reazioni più frequenti (70%) riguardano l'apparato gastrointestinale, ma possono verificarsi anche disturbi cutanei (24%) e respiratori (6%). La conseguenza più temibile è lo shock anafilattico, che spesso può essere scatenato da quantità minime di alimento.

    Tempo di Insorgenza  Dopo quanto tempo compaiono i sintomi?  La maggior parte dei sintomi per allergia alimentare compare entro due ore dall'ingestione; spesso sono sufficienti in pochi minuti o addirittura secondi. In alcuni rari casi, la reazione può essere tardiva e comparire da quattro a sei ore dopo. 

    Reazioni allergiche tardive  Le reazioni allergiche tardive si manifestano principalmente nei bambini sotto forma di eczema cutaneo. Interessano:  I soggetti colpiti da una rara forma allergica alla carne rossa causata dal morso della zecca 

    I soggetti affetti dalla FPIES (food protein-induced enterocolitis syndrome), una grave reazione gastrointestinale che si verifica da due a sei ore dopo l'ingestione di latte, soia, cereali e alcuni cibi solidi. Riguarda soprattutto i neonati in fase di svezzamento. La FPIES determina vomito e diarrea (anche sanguinolenta) ripetuti che possono indurre lo stato di disidratazione. 

    Diagnosi delle allergie alimentari  La diagnosi di allergia alimentare si basa su test clinici di varia natura e su un'attenta analisi della storia clinica del paziente. In generale, si preferisce iniziare con test cutanei, valutando la comparsa di reazioni allergiche dopo somministrazione sotto cute di antigeni di diversa natura. Una volta individuato l'alimento o il tipo di allergene in questione, si possono fare dei test specifici in vitro, come il RAST o l'ELISA, per scoprire quali sono i frammenti proteici responsabili dell'allergia.

    Le tecniche diagnostiche a disposizione sono oggi numerose, con diverso grado di complessità ed in continua evoluzione, al fine di ottenere metodi innovativi dotati di maggiore attendibilità ed affidabilità. In molti casi, infatti, la ricerca dell'allergene viene ostacolata da vari fattori, primo tra tutti quello della co-sensibilizzazione.

    Complicazioni della diagnosi 

    ALLERGIE ALIMENTARI NON DIAGNOSTICABILI  Sempre più frequenti sono le persone allergiche che risultano negative ai comuni test diagnostici; questo fenomeno si registra in modo particolare quando l'individuo è sensibile a sostanze diverse, ma in misura lieve, e manifesta, per questo, reazioni allergiche solo quando viene esposto contemporaneamente a più allergeni. Da sottolineare, inoltre, che queste allergie danno una sintomatologia attenuata, complicandone ulteriormente l'individuazione. 

    COTTURA DEI CIBI E ALLERGIE ALIMENTARI  Può anche succedere che una persona sia allergica all'alimento crudo ma non a quello cotto, dal momento che molti allergeni, essendo di natura proteica, sono inattivati dal calore. Attenzione però, la cottura non è generalmente sufficiente a rendere innocuo un alimento. Gli allergeni possono essere di vari tipi; se l'allergia riguarda un peptide molto sensibile alla denaturazione è più probabile che la cottura sia efficace. Al contrario, se il segmento proteico è molto resistente (e abbondante), o se la cottura non è intensa o prolungata, non protegge in alcun modo dal pericolo di reazione allergica. 

    COMPLESSITÀ DELLA RICETTA E ADDITIVI ALIMENTARI  Un altro fattore che può complicare l'identificazione diagnostica dell'allergene è rappresentato dall'utilizzo di alimenti complessi, cioè costituiti da molti ingredienti ed additivi alimentari. Una volta diagnosticata l'allergia, l'alimento o gli alimenti in questione devono essere eliminati dalla dieta. 

    Cura e terapia delle allergie alimentari  DIETA DI ESCLUSIONE  Come anticipato, la terapia dell'allergia alimentare si basa sull'eliminazione dalla dieta dell'alimento a cui il soggetto è sensibilizzato. Questo particolare regime alimentare, definito dieta di esclusione, non deve necessariamente durare tutta la vita in quanto, soprattutto nei bambini piccoli, la sintomatologia tende a scomparire con il passare del tempo. 

    FARMACI CONTRO LA REAZIONE ALLERGICA  In presenza di un'allergia importante, il dottore può prescrivere epinefrina iniettabile, che la persona allergica deve portare con sé per fronteggiare l'eventuale comparsa di uno shock anafilattico. Allergie alimentari con basso grado di severità possono essere controllate attraverso l'utilizzo di antistaminici, da assumersi dopo l'esposizione all'allergene per attenuare le manifestazioni indesiderate.

    Nutrizionista Graziella Palermo - [email protected]

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