Prestigioso riconoscimento letterario per la giovane scrittrice castelvetranese Federica Piazza. "Una grande emozione"
del 2020-06-26
La giovane castelvetranese Federica Piazza ha ottenuto un prestigioso riconoscimento nell’ambito della V edizione del Premio Internazionale Salvatore Quasimodo, riservato ai testi inediti ed editi di poesia, narrativa, saggistica, teatro e musica.
Il presidente della giuria era Alessandro Quasimodo attore, autore, regista teatrale, figlio del Premio Nobel Salvatore Quasimodo.
Federica ha partecipato nella sezione narrativa con il suo romanzo di esordio intitolato “Con la luce negli occhi” che racconta la storia di Chantal, una giovane ragazza di 21 anni che lascia l’Australia per trasferirsi a Parigi, la sua città d’origine. La sua vita cambia notevolmente: li trova lavoro e anche l’amore.
Noi della redazione di Castelvetranonews.it l’abbiamo raggiunta per una intervista.
Ciao Federica, raccontaci un po’ del tuo percorso di studi
Mi sono laureata in Civiltà e Lingue straniere moderne a Parma e specializzata in Lingua e Cultura italiane per stranieri a Bologna. Ho amato tanto il mio percorso di studi perché mi sta permettendo di fare ciò che ho sempre desiderato.
Cosa significa per te leggere?
Mi piace leggere e preferisco i romanzi di formazione. In genere, comunque, amo qualsiasi romanzo che sappia emozionare il lettore e che trasmetta valori e messaggi positivi. Leggere è importante proprio per questo, perché ti dà la possibilità di vivere esperienze che magari non hai la possibilità di fare personalmente e, quasi come un viaggio, ti arricchisce culturalmente e spiritualmente.
Cosa hai provato quando hai pubblicato il tuo primo romanzo?
Quando decidi di rendere pubblica qualcosa che hai realizzato, non sai esattamente cosa aspettarti. Provi un misto di emozioni: dall’entusiasmo per esserci riuscita all’ansia di non aver fatto poi granché. Il mio romanzo è nato in maniera un po’ inaspettata e la sua pubblicazione ha rappresentato per me un traguardo importantissimo che mi ha molto felice. Tuttavia, passata l’adrenalina iniziale, è subentrata la tipica insicurezza di chi si affaccia per la prima volta ad una nuova realtà. Un po’ per timidezza e un po’ perché presa da altre priorità, ho lasciato che le cose facessero il loro corso senza muovermi molto per pubblicizzarlo.
Perché hai deciso di partecipare al “Premio internazionale Salvatore Quasimodo”?
Ho partecipato a diversi concorsi letterari, mi piace mettermi in gioco. Il “Premio internazionale Salvatore Quasimodo” è una manifestazione molto importante. Inoltre, si trattava di un’edizione straordinaria legata alle celebrazioni per i 60 anni dall’assegnazione del Premio Nobel per la letteratura e per l’occasione, la Aletti Editore, la casa editrice che mi ha premiata, ha deciso di realizzare una raccolta dei racconti più rappresentativi di questa quinta edizione che rimarrà negli annali del Premio.
Che emozioni hai provato nel ricevere questo importante riconoscimento?
E’ stato per me molto emozionante non solo per la possibilità di dare ulteriore visibilità al mio romanzo ma, più che altro, perché essere stata selezionata da una giuria tecnica presieduta da Alessandro Quasimodo mi ha dato conferma del valore del mio romanzo e, di conseguenza, mi ha aiutato ad accrescere la mia autostima come scrittrice.
Vorrei, inoltre, che questo servisse come messaggio per tutti coloro che hanno un sogno nel cassetto che non hanno il coraggio di realizzare: fatevi guidare dai vostri sogni e lasciate che le vostre passioni vi aiutino a realizzarli.