Uscire da casa post quarantena tra paura e insicurezza. Ecco cos'è la sindrome della "capanna"
di: Dott.ssa Fabrizia Modica - del 2020-05-13
Paura e insicurezza stanno facendo da padrone in questa fase 2 tanto da spingere alcuni ricercatori a parlare di una vera e propria sindrome causata dal cambiamento che il soggetto sta affrontando in seguito al lockdown. Sembra che la paura di tornare fuori sia un sentimento molto diffuso tra i cittadini che spesso preferiscono continuare a rifugiarsi dentro le mura domestiche considerate sicure.
A manifestare tali sensazioni sono più frequentemente soggetti ansiosi e con disturbi depressivi, i soggetti ipocondriaci e i soggetti che hanno difficolta di adattamento che già di norma tendono ad assumere un atteggiamento evitante nei confronti dei cambiamenti esterni. Però il rischio può interessare anche chi non ha mai manifestato problemi psicologici.
Cosa fare quindi per uscire al più presto da questa situazione?
È consigliabile approcciarsi al cambiamento poco alla volta senza pretendere troppo da sé stessi, senza sentirsi sbagliati se non si riesce fin da subito a sentirsi a proprio agio al di fuori delle mura domestiche. Si può iniziare ad esempio uscendo solo quando necessario, con le giuste precauzioni e magari con una persona fidata.
Bisogna allenarsi ad accettare “il nuovo” come “possibilità” e non come nemico. Bisogna abbandonare tutti quei pensieri negativi che non trovano fondamento nella realtà e impegnarsi ad abbracciare pensieri positivi; bisogna impegnarsi ad accogliere le proprie sensazioni ed ascoltarle senza necessariamente dovergli dare a tutti i costi una definizione negativa.
Bisogna ricordarsi di non essere soli perché anche le persone che ci circondano stanno vivendo il nostro senso di smarrimento.
La sindrome della capanna non è una vera e propria patologia, ma è la manifestazione di sintomi passeggeri legati all’evento pandemico.
Questo significa che a poco a poco la sensazione di paura, di disagio e di ansia miglioreranno se verranno affrontate nella maniera giusta e dandogli il giusto peso. Bisogna ricordarsi inoltre che il distanziamento sociale non impedisce di affidarsi a qualcuno per affrontare questo momento di disagio.
Dott.ssa Fabrizia Modica