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Quando nel 1880 nasceva la stazione ferroviaria di CVetrano, terza per importanza dopo Palermo e Messina

di: Vito Marino - del 2020-07-29

Immagine articolo: Quando nel 1880 nasceva la stazione ferroviaria di CVetrano, terza per importanza dopo Palermo e Messina

E’ molto triste ricordarlo, ma nel passato e fino agli anni '60 circa, nella città di Castelvetrano c’era una stazione ferroviaria, che per importanza e traffico era la terza di tutta la Sicilia, dopo Palermo e Messina.

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  • Nel passato, compresi gli anni del regime fascista, la ferrovia era considerata l’arteria della nazione, il simbolo dell’unità d’Italia, per cui venne adottata una politica di sviluppo delle ferrovie.

    La città di Castelvetrano divenne un importante centro ferroviario con la presenza della linea a scartamento ordinario Palermo-Trapani via Castelvetrano e delle linee a scartamento ridotto Castelvetrano-Agrigento e Castelvetrano-Palermo Sant’Erasmo.

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  • Inoltre era dotata di un grande impianto comprendente la stazione, il deposito locomotive e i numerosi uffici con personale addetto ai vari servizi, sotto elencati.

    La stazione ferroviaria venne inaugurata il 10/07/1880 in occasione dell’apertura al traffico della tratta Castelvetrano – Trapani di 74,4 Km. a scartamento normale (distanza fra le rotaie 1435 mm.), della linea Trapani – Palermo in costruzione.

    La sua realizzazione è stata effettuata dalla Società Sicula Occidentale. Il 05/06/1881 la Stazione di Castelvetrano venne collegata con quella di Palermo Lolli L’intera linea “Trapani – Palermo” via Castelvetrano, ancora esistente, fu inaugurata il 04/6/1883. Il 20/06/1910 divenne stazione di trasbordo ed a doppio scartamento, dato che venne attivato il tratto Castelvetrano – Partanna con scartamento 950mm.facente parte della costruenda linea per Porto Empedocle; di conseguenza, il fascio binari è stato ampliato per accogliere le nuove strutture ed il fascio binari a scartamento ridotto.

    Fino al 1987 era così costituita: 4 binari a scartamento normale con 2 marciapiedi per servizio viaggiator; il 5° binario era a scartamento ridotto. Seguivano vari binari per stazionamento e manovra dei treni nonché quelli di servizio per il Deposito Locomotive. Il magazzino merci ed i piani caricatori vennero costruiti sul lato nord della stazione. Alcuni binari erano a doppio scartamento.

    Linee secondarie In Sicilia, oltre alla rete normale, esisteva una rete ferroviaria complementare a scartamento ridotto (distanza fra le rotaie 950 mm.), che nella sua massima espansione raggiunse lo sviluppo di circa 530 Km. A Castelvetrano fu costruita la linea “Partanna - Castelvetrano – Agrigento”, e la “Castelvetrano - San Carlo – Burgio - Palermo S. Erasmo”.

    Su queste linee secondarie circolavano trenini con vetture molto caratteristiche, che rassomigliavano ai trenini del Far West. Altri particolari su queste linee ne parlo in apposito argomento.

    Deposito locomotive

    Con la costruzione delle linee così dette secondarie, la stazione venne ampliata, arricchendosi di Deposito Locomotive, che venne costruito a Castelvetrano, come centro di smistamento per la Valle del Belìce.

    Il Deposito era contemporaneamente una importante officina meccanica per le piccole e grandi riparazioni dei mezzi di locomozione e dei carri ferroviari a scartamento ordinario e di quelli a scartamento ridotto; inoltre, era provvisto di rifornimenti di carbone e di acqua per le locomotive a carbone, rimesse per i due tipi di scartamento e di piattaforma, unica nel suo genere, con quattro rotaie, per poter far girare entrambe le tipologie di locomotive a vapore: a scartamento ordinario e ridotto.

    Il servizio

    Un intenso traffico animava l’Impianto con circa 2000 lavoratori in servizio stabile che gestivano tutto il lavoro, suddiviso in vari settori.

    - Il personale di stazione (intorno alle 100 unità lavorative) era addetto alla circolazione, composizione e scomposizione dei treni (rispettivamente in transito, in partenza e in arrivo), alla gestione merci e viaggiatori, trasbordo merci, segreteria, ecc.

    - Il Deposito Locomotive (con più di 300 fra macchinisti e addetti a lavori vari). 

    - L’Officina (con più di 150 operai) per le grandi riparazioni, che, con le sue attrezzature e la competenza del personale era in grado di costruire un’intera locomotiva.

    - La Squadra Rialzo si interessava delle piccole riparazioni.

    - Una ditta privata, composta di 150 operai s’interessava delle pulizie dei locomotori e automotrici e dell’approvvigionamento di carbon fossile.

    - Nel complesso Impianto c’erano anche le sedi del 41° e 11° Tronco Lavori, del Personale Viaggiante, degli Impianti Elettrici.

    - Inoltre, esisteva il Posto di Verifica, il Capo Reparto Movimento, il Dirigente unico della linea principale, Dirigente unico della linea secondaria, Dormitorio, Dopolavoro Ferroviario.

    Numerosi erano i Guardiani addetti ai passaggi a livello. C’era anche una sede della Polizia Ferroviaria. Una ditta privata “La Paranza”, s’incaricava del trasbordo merci dalla linea normale a quella secondaria e viceversa ed al carico, scarico e consegna colli delle “piccole partite”.

    Un’altra ditta privata s’incaricava della consegna dei colli a domicilio.

    Durante la II Guerra mondiale i treni viaggiatori su Palermo si effettuavano, quando era possibile (in media una volta ogni 4 o 7 giorni), compatibilmente con le operazioni militari. Per mancanza di vetture, spesse volte si usavano i carri adibiti al trasporto di bestiame, adattati con panche di legno. Il treno era sempre gremito di viaggiatori.

    Nel passato, compresi gli anni del regime fascista, la ferrovia era considerata l’arteria della nazione, il simbolo dell’unità d’Italia. Il lavoro nella Stazione era enorme, poiché, oltre ai treni in transito, c'erano treni aventi termine e quelli che avevano origine, con continue manovre di carri e carrozze per lo smistamento e composizione dei treni.

    Inoltre, poiché le linee secondarie erano a scartamento ridotto, occorreva trasbordare la merce dai carri della linea normale in quelli a scartamento ridotto e viceversa. Bisogna tenere conto che allora l’80% della merce viaggiava su rotaia e il 100% dei viaggiatori usava il treno per i lunghi viaggi.

    La decadenza

    Purtroppo, a causa della politica economica adottata da vari governi, tendente a potenziare il gommato a discapito della rotaia, dopo una serie notevole di tagli, questa stazione si è ridotta quasi ad una fermata, che fra non molto potrebbe scomparire.

    Con la chiusura della tratta Castelvetrano Sciacca, a partire dal 1987 la Stazione ha perso tutta la sua importanza e potrebbe anche essere chiusa.

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