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Gastrite, ecco come comportarsi a tavola per stare bene e contrastare il malessere

di: Graziella Palermo - del 2020-12-01

Immagine articolo: Gastrite, ecco come comportarsi a tavola per stare bene e contrastare il malessere

Oggi nel nostro "Angolo della salute alimentare" parleremo di gastrite. Consigli per scegliere la giusta dieta per la gastrite.  Essendo un disturbo la cui genesi è fortemente influenzata dallo stile di vita, la gastrite può essere calmata o del tutto risolta applicando alcune variazioni nelle abitudini alimentari. Non sempre è possibile tenere a bada un’infiammazione dello stomaco soltanto seguendo una dieta corretta. 

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  • Si devono sempre considerare la gravità e la durata dei sintomi su base individuale, valutando la necessità di ricorrere al medico di famiglia ed eventualmente a visite specialistiche e test diagnostici per individuare la causa del disturbo, come per esempio la presenza di un’infezione da Helicobacter pylori.

      Certo è che chi soffre di disturbi di stomaco come la gastrite deve porre la massima attenzione alla dieta, scegliendo i cibi in base alle proprie preferenze ma anche alle eventuali reazioni che questi causano. 

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  • Ciascuno di noi ha un'individuale capacità di digerire e assimilare i diversi generi alimentari e spesso la presenza di intolleranze nei confronti di alcuni alimenti è del tutto ignorata. In ogni modo, è possibile stilare una dieta per la gastrite utile alla maggior parte delle persone. 

    Alimenti da evitare. In caso di gastrite la mucosa dello stomaco si trova in uno stato irritato o infiammato perciò è molto importante evitare i cibi che potrebbero causare ulteriori stress. Queste indicazioni dietetiche sono valide sia per le forme sporadiche e più lievi di gastrite, sia per le forme più severe e croniche. 

    Nel primo caso è possibile già una completa remissione dei sintomi, mentre nel secondo si rendono anche necessarie terapie farmacologiche, come quelle a base di antibiotici contro Helicobacter pylori o di farmaci in grado di regolare la motilità gastrica, che comunque andranno sempre prescritti dal medico. 

    Una norma generale è di non fare pasti eccessivi e di suddividerli durante la giornata: questo aiuta a mantenere l’acidità gastrica entro limiti ottimali. 

    È indispensabile evitare, specie nella fase acuta di gastrite: 

    tutti gli alimenti ad alto tenore di grassi che potrebbero aumentare la secrezione di acido da parte dello stomaco (quali carni rosse, pesci grassi o conservati e formaggi grassi, in particolare quelli fermentati come gorgonzola e pecorino),

    tutti i condimenti particolarmente speziati contenenti per esempio pepe bianco e nero, aglio e peperoncino,

    fare particolare attenzione alla frutta acidula come limoni, mandarini, arance eccetera, e alla frutta secca, quest’ultima troppo ricca di grassi e proteine,

    limitare il consumo di alimenti raffinati, come la pasta, pane bianco e cracker eliminare i cibi che producono gas come broccoli, cavolo, cipolle, latte, fagioli secchi e piselli, e alcuni frutti. 

    Alcol e caffeina sul banco degli imputati Devono essere evitate tutte le bevande che possono irritare la mucosa dello stomaco o che possono aumentare la produzione di acido gastrico. Tra queste è ovvio menzionare gli alcolici e in particolare i superalcolici, che vanno del tutto eliminati dalla dieta. 

    Stesso discorso vale per il caffè, anche quello decaffeinato, e per tutte le bibite contenenti caffeina.

    Evitare di bere anche bevande ghiacciate o troppo fredde, specie a stomaco vuoto. È consigliabile bere regolarmente acqua durante l’arco della giornata, specie nei casi più gravi in cui sono presenti vomito e diarrea (con relativo problema di disidratazione). 

    Il latte ha un effetto benefico immediato, ma dopo il sollievo iniziale può causare una veloce ricomparsa dei sintomi. Questo perché per il suo carattere alcalino contrasta al momento l’acidità, ma essendo un alimento ricco di grassi e proteine, in un secondo tempo la aumenta e rallenta lo svuotamento dello stomaco.  Andrebbero anche evitate le bevande troppo zuccherate e quelle derivate da frutti aciduli.

    Per evitare i bruciori di stomaco dopo il pasto leggi questo articolo. 

    Ecco cosa portare in tavola. Alimenti leggeri e a basso contenuto lipidico (carni bianche, pesce magro, formaggi magri e freschi). Evitando di consumare nello stesso pasto fonti proteiche differenti, come uova e carne o legumi o formaggi. 

    Piatti semplici e non elaborati privilegiando la bollitura, la saltatura con olio extra vergine di oliva o la cottura alla griglia. 

    Alimenti ricchi di fibre. Non provocano un aumento dell'acidità gastrica, quindi sono consigliabili tutte le verdure fibrose (fagiolini, carciofi, sedano, lattuga, cavolo, ortiche eccetera).

    Sconsigliabili invece i pomodori per la loro natura acidula. 

    Alimenti contenenti flavonoidi, come mele, sedano e mirtilli perché possono inibire la crescita di Helicobacter pylori. 

    Alimenti ricchi di antiossidanti, specialmente frutta come mirtilli, ciliegie eccetera. e ortaggi. 

    Cibi ad alto contenuto di vitamine del gruppo B e ricchi di calcio, quali mandorle, fagioli, ortaggi a foglia (come spinaci) e verdure di mare

    Per quanto riguarda le bevande sono consigliati i succhi di frutta non acidi, il latte in poca quantità e scremato e lo yogurt da bere, oltre che, ovviamente, un buona quantità di acqua.

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