Il Revenge Porn tra ricatti, implicazioni psicologiche e sempre più donne vittime di ex partner
di: Dott.ssa Fabrizia Modica - del 2020-12-13
Un imprenditore di Castelvetrano è stato condannato pochissimi giorni fa dal Tribunale di Sciacca con l’accusa di Revenge Porn (clicca qui per leggere). La pena inflitta per l’uomo è di 3 anni e 8 mesi con l’accusa di tentata estorsione, diffamazione e calunnia nei confronti di una donna di 50 anni con la quale aveva avuto un rapporto sentimentale nel corso di un periodo di collaborazione lavorativa.
Ma cosa è il Revenge Porn? E quali conseguenze psicologiche riserva alle sue vittime? Il Revenge Porn consiste nella pubblicazione, o minaccia di pubblicazione a scopo vendicativo, di fotografie o video che mostrano soggetti impegnati in attività sessuali o ritratte in pose esplicite, senza che ne sia stato dato il consenso.
I soggetti più colpiti sono le donne, che si sono ritrovate violate nella propria intimità e hanno assistito al diffondersi in maniera virale della propria immagine a loro insaputa. Tali ricatti sono spesso legati a relazioni sentimentali finite e vengono messi in atto a scopo punitivo o per umiliare l’ex partner. Generalmente la condivisione di tali immagini, avviene in rete, ma anche attraverso e-mail e cellulari, e in piattaforme come Telegram o WhatsApp.
Le implicazioni psicologiche della vittima invece sono assolutamente devastanti. Molte vittime hanno riferito agli psicologi che l’impatto della diffusione della propria immagine può essere paragonato a quello di una vera e propria violenza sessuale. La vittima di questa forma virtuale di abuso viene colpita da stati di ansia e di paura, avverte un profondo senso di umiliazione che si ripercuote su tutte le sfere della propria vita (lavorativa, relazionale, sociale). Spesso subentrano disturbi depressivi che possono anche condurre al suicidio a seconda della fragilità psichica della vittima.