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Nel ricordo di Marilù Gambino, un'intellettuale prestata alla politica tra scuola, famiglia e spirito di servizio

di: Doriana Margiotta - del 2020-12-19

Immagine articolo: Nel ricordo di Marilù Gambino, un'intellettuale prestata alla politica tra scuola, famiglia e spirito di servizio

Oggi la rubrica "Castelvetrano Ricorda" ha il grande piacere di parlare di una donna straordinaria che è stata una protagonista indiscussa della politica e della cultura della nostra città: la professoressa Marilu' Gambino.

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  • Per quei pochi che non hanno avuto il piacere di conoscerla, la professoressa Marilù Gambino fu docente di filosofia al liceo classico "G. Pantaleo" per tanti anni, fu Sindaco di Castelvetrano per due mandati tra gli anni '70 e gli anni '80. Dopo l'elezione a sindaco di Vito Lipari, suo grande estimatore da un punto di vista politico, fu nominata Presidente dell'Ospedale di Castelvetrano e succesivamente Presidente del Comitato di gestione dell'Asl n. 5.

    Proprio in quegli anni si realizzarono i lavori per la costruzione del nuovo ospedale. Una donna impegnata nel sociale, fu Presidente della Fidapa con incarichi provinciali e nazionali.

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  • Per raccontare la donna, ma anche la madre, la nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare le sue due amate figlie: Daniela e Daria Saporito.

    Prima e unica donna Sindaco a Castelvetrano. Come ha affrontato questo incarico in un epoca in cui le donne ancora non avevano occupato poltrone di rilievo?

    "Vogliamo sottolineare che non solo è stata Sindaco di Castelvetrano a soli 38 anni, è stata l'unico sindaco insieme a Susanna Agelli in tutta Italia in quegl'anni. Non sappiamo di preciso quali difficoltà lei abbia dovuto affrontare, ma siccome conosciamo nostra madre sappiamo per certo che lei aveva una personalità tanto spiccata, un senso pratico, una capacità di coordinare e amalgamare le persone e una sicurezza in se stessa, unita ad una fragilità che era dovuta al fatto che lei diceva sempre "io ho sempre dei dubbi perchè sono un essere umano e in quanto tale sono perfettibile e non perfetto e quindi so di non sapere, ho l'umiltà di ascoltare ma la capacità di prendere le mie decisioni". Sappiamo sicuramente che tutti gli ostacoli che ha affrontato, l'hanno portata ad essere un ottimo sindaco.

    In un articolo dell'epoca, che ci fece leggere, c'era scritto "questo Sindaco piace...anche ai comunisti". Ed è una cosa non da poco.

    Di quel periodo ricordiamo che l'aspettavamo alla finestra alle sette di sera, che tornasse a casa, perchè dobbiamo dire che nonostante tutti gli impegni, lei era sempre presente, perchè prima veniva la famiglia e poi tutto il resto."

    Che donna è stata?

    "Aveva questa capacità unica di " clonarsi", di organizzare tutto, e nasce da una sua caratteristica importantissima: l'altruismo. Nostra madre è stata un'altruista nei confronti del mondo, iniziando dalla famiglia, anteponendo le sue figlie a tutto e tutti, poi sono arrivati i nipoti e la stessa cosa è stata per loro, una nonna meravigliosa. Quando ha deciso di candidarsi a Sindaco, lo ha fatto perchè glielo hanno proposto, non ha mai cercato cariche del genere.

    E' stata un'intellettuale prestata alla politica, quindi è arrivata alla poltrona di sindaco non perchè ambiva a quella poltrona, ma perchè desiderava dare servizio ai cittadini, e quindi il concetto di altruismo rientra anche in questa carica, inoltre aveva la capacità di  far sentire importante qualsiasi persona era al suo fianco. Lei guardava con gli occhi della logica e di chi sapeva bene quale servizio era piu' giusto da dare alla cittadinanza, anche per questo l'opposizione di allora la rispettava profondamente.

    Era donna di grande cultura, un pilastro del Liceo Classico. E' stata un esempio per noi figlie, perchè lei era tante cose: tanto bella, tanto colta, era tanto stimata e apprezzata, era tanto mamma. Ma ha avuto la capacita' incredibile di  non fare crescere due figlie nell'ombra di questo personaggio abbastanza "ingombrante". E' riuscita a dare ad ognuna di noi fiducia in se stessa, e far uscire il meglio di noi, affermandoci come persone, avendo l'orgoglio di avere una madre di questo tipo.

    Diceva sempre "Voi dovete essere consapevoli delle votre capacità, comportarvi secondo la vostra coscienza e curarvi delle persone che avrete a fianco, del resto del mondo ne potete fare a meno".

    Nostra madre è stata un punto di riferimento per tante donne dell'epoca, ma un personaggio ingombrante per altre donne che evrebbero voluto fare lo stesso, ma che purtroppo non ci sono riuscite".

    Che rapporto avevate con vostra madre?

    (Daria)"Io ho condiviso tutto con mia madre fino all'ultimo istante. La mia famiglia è stata sempre presente, mia madre era parte di me stessa. Non mi ha mai trascurato".

    Non c'e' stata mai gelosia tra noi figlie, trascorreva lo stesso tempo con entrambe e si prendeva cura di noi allo stesso modo. L'altruismo era molto presente anche nel rapporto con noi figlie. Adorava  entambe alla stessa maniera ma era piu' vicina a chi in quel momento aveva piu' bisogno. Questa era una caretteristica di mia madre, e di tutte le mamme che adorano alla stessa maniera i propri figli."

    Era una donna atorevole non autoritaria, non ci ha mai imposto nulla. Era un riferimento importante per tutti gli aspetti della nostra vita, dall'adolescenza alla vita adulta. Con la sua pacatezza, la sua saggezza e con il dialog . Quando c'era una problematica da risolvere lei riusciva immediatamente a trovare la soluzione al problema.

    (Daniela)" Per quanto mi riguarda ci sono delle diversità. Se riuscissi a essere al 50% di quello che è stata mia madre per noi, sarei una madre perfetta. Lei con me era molto rigorosa e pretenziosa, ma io glielo dovevo perchè lei era un esempio. Non domandava a me cio' che non dava, lei diceva sempre "l'educazione si da' con l'esempio non con le parole" .

    Ci ha dato dei valori che condividevamo, quindi con l'esempio ci ha spiegato come vivere. La cosa fondamemtale è che mia madre è stata una maestra di vita. Mamma ha avuto una vita da una parte straordinaria, dall'altra parte una vita piu' controversa, gravata da molte responsabilità. Cosi' quando sono cresciuta, e mi sono sposata, sono diventata per lei una spalla, un supporto. Aveva una capacita' straordinaria, quella che nel momento in cui si esternava un problema a mia madre, era come se quel problema gia' si fosse risolto."

    Che insegnante è stata?

    "Le sue alunne parlano di nostra madre non come l'insegnate o il docente , ma come un''insegnante di vita. Parlava di tutto, spiegava la sua materia portando esempi pratici di vita. Quando è morta mamma, ricordiamo con grande affetto le parole di Vitalba Ingrassia, insegnate di italiano al liceo classico e alunna di nostra madre. Quando ebbe la parola, Vitalba Ingrassia ne parlo' con simpatia, allegria, rispetto, gratitudine, ricordando mia madre come un'autorevole insegnate maestra di vita.

    Molti anni fa si usava fare la festa degli auguri prima della chiusura delle scuole nel periodo natalizio, e questa festa avveniva alla Chiesa del Purgatorio. Si cantava una canzone, dove veniva fatta una parodia agli insegnanti. Su nostra madre è stato sempre utilizzato il nome Marilu' , e le parole usate per lei erano sempre: sorriso e allegria .

    Per lei un' insegnate non doveva essere demolitiva, altrimenti non era un'insegnante. Un'insegante è colei che ti accompagna nei comportamenti e ti immette nella vita.

    E' stata un punto di riferimento per molti alunni e amiche che hanno trovato in nostra madre una persona di fiducia, a cui potere confidare tutto e avere un dialogo costruttivo.

    Mamma ha avuto delle amiche vere, come la professoressa Vignola, Anna Caminsuli, Fede Amari e Angela Calabrese Liotta.

    Lei non ha mai parlato male di nessuno e stava male se succedevano brutte cose agli altri. Altra caratteristica importante della personalita' di nostra madre."

    Quale "eredita' morale" vi ha lasciato?

    "L'importanza della dignità come persona e come donna , l'onestà, il rispetto e il senso del dovere. L'importanza della famiglia. Ha lasciato noi, come persone che siamo state forgiate dall'educazione di nostra madre. Ai nipoti ha lasciato un amore infinito, un grande esempio."

    Viziava i nipoti all'inverosimile, erano il centro del suo mondo. Giuseppe quando parla di sua nonna dice " mamma sai, esiste l'universo, il mondo, le persone, i miei affetti. La nonna era tre metri sopra il cielo". Per lei la sua famiglia era al primo posto in assoluto.

    In tarda età ha iniziato a giocare a burraco e poco per volta è diventato un appuntamento settimanale con le amiche. Anche questa scelta del burraco ha una spiegazione. Prima non amava molto il gioco delle carte, perche' per lei non era importante.

    Comincio' perche anche questo fa parte del suo essere grandiosa, lei non ha mai voluto pesare su noi figlie, perchè sosteneva che "i genitori dovevano essere quelli che spianavano la strada ai figli, non coloro che mettevano i bastoni tra le ruote". Passata la politica, il suo impegno nel sociale, passato l'insegnamento, cresciuti i nipoti, avendo ognuna di noi la propria vita, ed essendo "schifffarata", lei non voleva pesare su di noi ed è riuscita a reinventarsi e ad essere impegnata in un' attività che la vedeva insieme alle amiche piu' care. Il burraco le serviva per tenere la mente sempre allenata, per stare allegramente in compagnia. Altruista fino alla fine

    Reagire in questo modo è da Marilu'.

    E' stata Presidente della Fidapa per molto tempo. Secondo vostra madre quale era il ruolo della donna nella societa'?

    Mia madre in qualsiasi ambito operava, operava per dare un servizio, a scuola ai suoi alunni, come sindaco ai cittadini. Per lei il ruolo della donna era assolutamente paritetico a quello dell'uomo. Lei diceva una cosa fondamentale che ci ha trasmesso "l'uomo e la donna sono profondamente diversi, sono diversi fisicamente, sono diversi mentalmente, nell'approccio alla vita. Ma sono assolutamente uguali come dignita', possibilita', capacita', diritto di raggiungimenti di obiettivi".

    Quindi l'uomo e la donna devono essere nel lavoro complementari nelle loro diversita', perchè unendo gli ingranaggi perfettamente si diventa società perfetta. Sapeva interporsi con le persone in modo amabile. Le raccontiamo un anedotto che ha visto protagonista l'onorevole Enzo Leone. Quando nostra madre era sindaco, all'opposizione c'era il partito comunista, quello socialista con rappresentanti di grande livello e spessore, quali l'avvocato Lentini. In una seduta comunale, l'avvocato Lentini si alzo' e sferro' un duro attacco politico contro nostra madre. Lei ascoltò con la sua apparente impassibilità. Quando l'avvocato Lentini finì di parlare, nostra madre con la stessa impassibilità disse "come ha ben detto il nostro avvocato Grasperino Lentini..".e sferro' il contro attacco. In quel momento Enzo Leone disse all'avvocato Lentini "Gasparino ni futti' con classe"

    Che cosa ha lasciato Marilu' Gambino alla citta' di Castelvetrano?

    "Un esempio. Un esempio di politico bravo. Ha lasciato il suo operato, Marilu' Gambino ha lasciato a Castelvetrano Marilu'. Oggi si dispiacerebbe di come si intende oggi la politica. Per lei la politica era una cosa meravigliosa, intesa come servizio alla comunità, intesa come crescita. Oggi l'avvilirebbe il fatto che in politica ci sono personaggi poco preparati, che pensano ad arricchirsi in modo spropositato, a dispetto delle regole, della gente e dei problemi.

    Nostra madre un giorno ci disse che oggi non avrebbe mai fatto politica, perchè non e piu' la politica di una volta, che prima era servizio oggi è ben altro e di conseguenza bisogna tenersi alla larga."

    Vostra madre ha contribuito alla realizzazione dell'Ospedale di Castelvetrano. Cosa direbbe dell'attuale condizione in cui si trova il nostro nosocomio?

    "Quando nostra madre realizzò questo ospedale, penso' intanto a creare un numero di posti letto tale da non poter essere declassato, in questo modo sarebbe diventato il primo in tutta la provincia , quindi lei fu lungimirante anche in quell'occasione. Davanti un problema cosi importante per tutta la comunita', nostra madre non penserebbe. In un'occasione come questa  avrebbe agito, in modo pratico, perche' il problema di Castelvetrano e' un problema politico.

    Marilu' avrebbe difeso con le unghia la sua creatura, come avrebbe fatto con ogni cosa che dipendeva da lei. Con grande orgoglio vogliamo ricordare, che quando l'Ospedale di Castelvetrano ha avuto problematiche con la legge e sono state avviate delle indagini a tappeto, mia madre è uscita assolutamente pulita senza avere mai avuto un processo o un rinvio a giudizio. Ecco un'altra sua caratteristica: la grande onesta'".

    Devo confessare che ho scritto quest'articolo con un velo di commozione, perchè il ricordo della professoressa Marilu' Gambino, attraverso i racconti delle sue figlie e' stato una continua emozione. Due figlie innamorate di questa meravigliosa madre, un'ammirazione e un rispetto che trapela in ogni parola detta.

    E' certo che Marilu' Gambino è stata una grande donna, in politica, nell'insegnamento e soprattutto nella vita. Ha trasmesso un patrimonio umano immenso non solo alla sua famiglia, ma anche ai suoi alunni, a tutte le persone che hanno avuto il privilegio di conoscerla. Un grande esempio di rettitudine, onoestà e umanità.

    Ringrazio per la loro disponibilità Daniela e Daria Saporito, per averci reso partecipi di momenti importantissimi legati al rapporto con mamma Marilu'.

    Castelvetrano ha avuto il privilegio di dare i natali a personaggi che hanno dato lustro a tutta la nostra cittadinanza, Marilu' Gambino fa parte assolutamente di questo "circolo di grandi personalita'.

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