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I Maneskin sul tetto d 'Europa. Vincono gli Eurovision 2021

di: Luigi Simanella - del 2021-05-23

Immagine articolo: I Maneskin sul tetto d 'Europa. Vincono gli Eurovision 2021

Correva l’anno 1964 quando Gigliola Cinquetti, una sconosciuta ragazzina di Verona non ancora maggiorenne, vinse il “Festival di Sanremo” di quell’anno, con una canzoncina appositamente cucita sul suo personaggio semplice e garbato. Il brano, “Non ho l’età (per amarti)”, fu presentato di diritto anche al “Festival Eurovision” dello stesso anno.

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  • Il viso, quasi infantile, della ragazzina e quel brano melodico di facile presa, fecero in modo che la Cinquetti conquistasse il pubblico festivaliero che le tributò una vittoria netta a quell’importantissima kermesse canora.

    Mentre in tutto il mondo imperversava il genere rock, l’Italia si presentò, ostentatamente, a un contesto europeo, con un brano mieloso che la rappresentava benissimo e che si rivelò vincente. Abbiamo dovuto aspettare fino al 1990, per riprovare l’emozione di vedere vincere un beniamino tutto italiano all’edizione dell’“Eurofestival” di quell’anno. Vinse, infatti, Toto Cutugno con la canzone “Insieme: 1992”, brano che per la verità non ricorda più nessuno, ma che testimoniò ancora una volta di quanto gli italiani fossero rappresentativamente legati a un genere pop leggero orecchiabile. Sono dovuti passare ben 57 anni, una vita, perché l’Italia, direi finalmente, abbia smesso i panni della patria della canzone melodica, rivestendosi con una nuova divisa che ben si discosta dallo stereotipo precedente.

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  • Quest’anno 2021 il “Festival di Sanremo” è stato vinto dai “Maneskin”, un gruppo musicale formato da quattro ragazzi romani, che hanno scelto il genere rock per esprimersi nei confronti d’un pubblico attento a tutte le evoluzioni culturali. Il titolo del loro brano è “Zitti e buoni” con, all’interno del testo, un martellante “Siamo fuori di testa, ma diversi da loro”, un tormentone che da qualche mese non lascia più dormire la notte quelli che, come me, assorbono la musica, specie quella rock, come se fosse una droga potentissima che ti devasta il cervello. Come di regola anche i “Maneskin” hanno avuto la possibilità di presentarsi e proporsi a un pubblico ben più vasto ed esigente di quello sanremese, quello dell’“Eurovision”. Il pubblico europeo è stato colpito da questo sovvertimento epocale nel campo della nostra musica, cosiddetta, leggera?

    Certo che sì e ha premiato i “Maneskin” e con loro l’evoluzione della musica italiana che, ripeto finalmente, s’è adeguata a quella internazionale, dove da più di mezzo secolo impera l’immarcescibile e sempre attuale rock, e solo rock. Lo stesso cantante dei “Maneskin” l’ha gridato e viva voce, una volta appreso il risultato della votazione: “Il rock non morirà mai!”. Quei “…fuori di testa…” dei “Maneskin” hanno fatto, evidentemente, breccia nei cuori del numeroso pubblico europeo e ieri sera, 22 maggio 2021, all’Ahoy Arena di Rotterdam, nei Paesi Bassi, con 524 punti hanno vinto la 65^ edizione dell’ “Eurovision Song Contest” davanti a Francia e Svizzera, rispettivamente secondi e terzi. I “Maneskin” sono risultati anche i più cliccati nelle visualizzazioni.

    Un’altra cosa strana di quest’anno è stato il fatto che il Regno Unito non ha ricevuto alcun punto, chiudendo a zero, e risultando l’ultimo in classifica, preceduto da Germania e Spagna. “Adesso si cambia!”, mi verrebbe da dire, e aggiungerei “Sarebbe l’ora!”. Con questa vittoria, l’anno prossimo toccherà all’Italia ospitare l’“Eurovision Song Contest”. Per dovere giornalistico c’è da dire che la RAI interruppe la sua partecipazione all’“Eurofestival” dal 1997 al 2010, quando l’UER annunciò il ritorno dell’Italia alla successiva edizione del festival, dopo ben 14 anni d’assenza.

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