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"Mio padre, innocente, è stato vittima di un omicidio". Sfogo di Salvatore Vaccarino dopo la morte del padre

del 2021-05-23

Immagine articolo: "Mio padre, innocente, è stato vittima di un omicidio". Sfogo di Salvatore Vaccarino dopo la morte del padre

Nei giorni scorsi è morto Antonio Vaccarino, ex Sindaco di Castelvetrano, venuto a mancare a causa di un infarto mentre lo stesso si trovava nel reparto Covid dell’ospedale di Catanzaro dopo aver contratto il virus in carcere. Inutili le richieste dei legali che per più di un anno avevano vanamente chiesto i domiciliari che erano stati da poco accordati. Ad esprimere tutta la rabbia e amarezza per il trattamento riservato dallo Stato e dalla Magistratura verso Antonio Vaccarino è stato il figlio Salvatore

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  • "..Desidero rivolgere un ringraziamento di cuore a tutti per la travolgente dimostrazione di affetto che ci ha sostenuto e che ha contribuito a lenire la devastazione che abbiamo dentro. GRAZIE! Ho perso un padre meraviglioso, un amico speciale, un uomo perbene, una guida sicura.

    Viviamo in un mondo - continua Salvatore Vaccarino - dove non esiste alcuna garanzia per gli innocenti, dove la frase che non si è colpevoli fino a prova contraria è solo una chiacchiera da bar. Quale garantismo è quello che ti sequestrano, ti torturano, ti distruggono moralmente e fisicamente e tu devi dimostrare che con quel fango non c’entri per nulla?

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  • Il contrario dello Stato di diritto e di ogni logica. È stata una vergognosa, plateale, atroce, indecente, crudele, spietata ingiustizia.

    È stato un delitto efferato, un omicidio per il quale abbiamo già presentato denuncia. L’ennesima di tante, però, troppo spesso inascoltate. Per qualunque torto bisogna rivolgersi allo Stato, così mi ha insegnato sempre mio padre!

    È orrendo, inumano, criminale lasciare reclusa una persona anziana e malata in attesa di un processo decente che non arriva mai, rinvio su rinvio, mese dopo mese, anno dopo anno, mentre le sue condizioni di salute si aggravavano giorno dopo giorno.

    Durante questa infinita attesa di giudizio ha avuto un infarto ed era vivo per miracolo, viveva con una grave fibrillazione atriale, pesanti scompensi cardiaci e con una grave ipertensione, era passibile di ictus in ogni momento. Abbiamo chiesto che venisse ricoverato in una qualunque clinica specialistica per far fronte alle gravi problematiche cardiache: non ci è stato consentito.

    Abbiamo chiesto che fossero adottate adeguate terapie per compensare la grave ipertensione: non ci è stato consentito.

    Abbiamo chiesto che fosse curato da medici veri e capaci, circostanza assai difficile in una struttura carceraria, perché ogni giorno che passava era sempre più affaticato, sofferente, indebolito: non ci è stato consentito.

    Abbiamo chiesto che nell’attesa del processo potesse rientrare a casa per curarsi a domicilio e per evitare il rischio di contrarre il Covid, un male che per lui in queste condizioni poteva risultare fatale: non ci è stato consentito.

    Dicevano che stava bene, che non c’erano rischi, che poteva stare lì ad attendere…  gli si è fermato il cuore, malato per la mancanza di cure adeguate e stanco per avere subito assurde ingiustizie, non è riuscito a sostenere i polmoni colpiti pesantemente dall’infezione dovuta al covid.

    Mio padre è morto schiacciato da coloro che mal sopportavano la sua battaglia per la Verità e la Giustizia, valori che ha tenuto sempre alti come vessilli a costo della vita. Non ha mai rinunciato a gridare verità scomode la cui autenticità è depositata presso uffici giudiziari, procure e tribunali che spero possano presto fare luce su tutto.

    Da parte dello Stato torture del genere non sono giustificabili neanche per i delinquenti, figuriamoci per un innocente, una persona dall’animo buono, di grande generosità, servitore dello Stato, uomo dai valori non rinunciabili. 

    Ormai è tra le braccia di Dio - conclude Salvatore Vaccarino - e gode della Giustizia Divina nella quale ha sempre creduto, per quella terrena gli avvocati continueranno le sue battaglie per la verità e per i valori per i quali ha dato la vita. Lo avrebbe ampiamente meritato nella sua esistenza terrena e lo merita ancora adesso che è nella pace eterna".

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