Usura ai danni di un noto imprenditore castelvetranese. Condannato 62enne
del 2023-03-24
Il Tribunale di Trapani in composizione Collegiale ha condannato a 3 anni e 6 mesi, nonché al pagamento di euro 12.000 di multa, un gioielliere trapanese per usura. Il signor T.M., classe 61, è stato condannato per avere, dal 2012 al 2015, richiesto e ricevuto più di 40.000,00 euro da un noto imprenditore di Castelvetrano a titolo di interessi usurai.
Il Collegio giudicante, presieduto dal Dott. Messina Francesco, ha accolto l’impianto l’accusa che ha sostenuto come a fronte di un prestito di 80.000,00 concesso all’imprenditore che versava in gravi condizioni economiche, l’imputato avrebbe preteso ed ottenuto le predette somme a titolo di interessi, senza mai imputarle al rimborso del prestito, superando così il tasso soglia che configura l’usura.
L’imprenditore castelvetranese, stanco delle vessazione subite, avrebbe quindi collaborato con gli inquirenti al fine di ricostruire nei dettagli la vicenda nonché ribadito tale dinamica davanti ai Giudici di Trapani. L’imputato è stato, inoltre, interdetto dai pubblici uffici per 5 anni e condannato alla confisca della somma di euro 40.400,00, sequestrata durante le indagini. Disposta anche la condanna al pagamento del risarcimento dei danni in favore delle vittime, da quantificarsi in sede civile, nonché al pagamento delle spese legali in favore della persona offesa, della sua società (difesi dall’Avv. Accardo Giuseppe del Foro di Marsala) nonché dell’Associazione Antiracket Libero Futuro (difesa dall’Avv. Bianco Maria, sempre del Foro di Marsala).
Soddisfazione viene espressa dalle difesa delle parti civili, gli Avvocati Accardo e Bianco, i quali dichiarano “Siamo contenti che il Collegio abbia fatto propria la ricostruzione della pubblica accusa, sorretta dalle dichiarazioni della persona offesa e dai riscontri documentali offerti dalla stessa. Ulteriore riscontro è stato offerto dalla Perizia svolta in fase di dibattimento che ha fugato, a parere nostro, ogni ragionevole dubbio relativamente alla rilevanza penale della condotta dell’imputato.
Attendiamo fiduciosi le motivazioni della sentenza che saranno depositate entro il termine di 90 giorni” Sulla vicenda è intervenuto anche Nicola Clemenza, punto di riferimento dell'Associazione Libero Futuro Antiracket in provincia di Trapani che aggiunge “Ennesima vittoria nelle aule di Tribunale per un imprenditore che ha avuto la forza di collaborare con la giustizia ed opporsi all’usura. Questo ci motiva ancora di più a stare affianco alle vittime in questo momento storico delicato