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Partannese prigioniero dei nazisti. Germania condannata a risarcire 80 Mila Euro agli eredi. Stato tedesco non ci sta

(fonte: gds.it) - del 2023-04-06

Immagine articolo: Partannese prigioniero dei nazisti. Germania condannata a risarcire 80 Mila Euro agli eredi. Stato tedesco non ci sta

Il giudice monocratico del tribunale di Sciacca, Giorgia Cotroneo, ha condannato la Repubblica Federale di Germania, «quale governo successore del Terzo Reich», a risarcire con quasi 80mila euro gli eredi di Pietro Buscetta, riconosciuto vittima di deportazione, prigionia di guerra e riduzione in schiavitù. L’uomo, originario di Partanna, nel Trapanese, e morto nel 1992, aveva preso parte alla seconda guerra mondiale come allievo finanziere di terra. Nel 1943 aveva fatto parte del XIV Battaglione mobilitato, impegnato in operazioni belliche al confine italiano lungo i Balcani. Dopo l’armistizio dell’8 settembre Buscetta avrebbe dovuto fare ritorno a casa.

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  • Il tribunale di Sciacca, in provincia di Agrigento, ha dunque ritenuto fondato l’atto di citazione presentato dall'Avv. Vito Passalacqua su incarico dei quattro figli dell’uomo, considerando il trattamento subito da Buscetta come «crimine di guerra e contro l’umanità, lesivo dei diritti inviolabili della persona». In ordine al procedimento, l’Ambasciata tedesca in Italia aveva invocato l’immunità giurisdizionale in quanto stato estero. Ma il giudice, facendo anche ricorso ad alcune sentenze precedenti della stessa Cassazione, non ha accolto l’eccezione. Un pronunciamento specifico della Suprema Corte considera che “l’assoggettamento ai lavori forzati debba essere annoverato tra i crimini di guerra».

    Durante il processo era stato ascoltato un nipote il quale aveva riportato le testimonianze dello zio che aveva raccontato di essere stato bastonato a sangue e di aver mangiato anche solo bucce di patate per lungo tempo.

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  • "A prescindere dal risultato positivo ottenuto - ha dichiarato l'Avv. Passalacqua - sono felice soprattutto di aver difeso i diritti di una vittima di efferati crimini di guerra. Ringrazio i familiari di avermi concesso l'opportunità e l'onore di svolgere il mio ruolo di avvocato a tutela, ancorché tardiva e risarcitoria, di diritti fondamentali quali la libertà e la dignità dell'essere umano".

    Come riportato dal Sole 24 Ore in un articolo del 30 Aprile 2022 "la Germania ha avviato un procedimento contro l’Italia davanti alla Corte internazionale di giustizia (ICJ) dell’Onu dell’Aia, per mancato rispetto della sua «immunità giurisdizionale» come Stato sovrano. Berlino sostiene che Roma continua a permettere alle vittime dei crimini di guerra nazisti di chiedere risarcimenti allo stato tedesco anche dopo una sentenza dell’ICJ del 2012, secondo cui queste richieste violano «il diritto internazionale".

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