Partanna, le tolsero il reddito di cittadinanza per vincite da gioco. Assolta 44enne
di: Redazione - del 2023-11-08
Il Tribunale di Marsala, Giudice dottor Francesco Parrinello, a fronte di una richiesta di condanna del Pubblico Ministero a due anni di reclusione, ha assolto perchè il fatto non sussiste L.C.A., donna quarantaquattrenne di Partanna, assistita dal legale avvocato Gianni Caracci, che nel maggio 2021 venne denunciata dalla Procura di Marsala perché nella domanda di reddito di cittadinanza avrebbe omesso di dichiarare redditi da vincite al gioco per oltre 30 mila euro che sarebbero avvenute tra il 2017 ed il 2018.
Alla denuncia seguirono la revoca del reddito di cittadinanza per la presunta falsa dichiarazione ed il sequestro preventivo di tutti i conti correnti intestati alla stessa.
L.C.A. si è da sempre protestata innocente affermando di non avere mai vinto tali somme, tuttavia solo dopo la celebrazione del dibattimento la stessa è riuscita a dimostrare la sua buona fede grazie all'acquisizione particolareggiata, presso i Monopoli di Stato, di tutte le sue giocate online effettuate nel corso degli anni
E' emerso, alla luce di tali atti, che nel corso delle indagini non si è tenuto conto del fatto che nelle giocate on line il momento del conseguimento del reddito è quello del prelievo. Viceversa, le Autorità Inquirenti hanno sommato le singole vincite, non tenendo conto che le somme sono state poi, prima del prelievo, perse.
Durante il processo si è dato atto che l'errore in cui sono incorsi gli investigatori deriva da una formulazione del testo unico delle imposte sui redditi non al passo con i tempi, perché all'epoca della sua entrata in vigore (1986) le giocate on line non erano diffuse e dunque non si teneva conto della possibilità di perdere l'intera vincita prima dell'incasso.
Per queste stesse ragioni il prossimo mese di febbraio la Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi sui criteri di determinazione dei redditi da gioco ai fini del reddito di cittadinanza.