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Il pestaggio del disabile Davide Russo, al processo escussi tre testi

del 2024-05-13

Immagine articolo: Il pestaggio del disabile Davide Russo, al processo escussi tre testi

Sarebbe stato incastrato dalle riprese delle telecamere di sorveglianza e dalla comparazione dei tatuaggi presenti sull’avambraccio e gamba destra: è quanto è uscito dalle testimonianze rese nell’ultima udienza del processo a carico di Vincenzo Piero Li Vigni, imputato per tentato omicidio, rapina aggravata ed evasione dagli arresti domiciliari. 

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  • I fatti risalgono alla notte tra il 14 e il 15 giugno dello scorso anno quando Li Vigni, insieme al minore F.V.D., si rendeva protagonista del brutale pestaggio ai danni di Davide Russo, il ragazzo disabile affetto da idrocefalia.

    Nel corso dell’udienza che si è celebrata stamattina nell’aula Borsellino del Tribunale di Marsala, davanti al Presidente del Collegio Vito Marcello Saladino, sono stati escussi tre testi, il maresciallo Impiccichè, l’appuntato Antonino Todaro e il vice brigadiere Galfano.

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  • All’epoca dei fatti, il maresciallo Impiccichè prestava servizio presso la Stazione dei Carabinieri di Petrosino; riferisce che la notte del 15 giugno alle ore 1:00, veniva interessata la pattuglia della sezione radiomobile della compagnia di Marsala per un’aggressione in c/da Cuore di Gesù a Marsala davanti a una tabaccheria sulla SS 115. 

    "Quando i militari sono giunti sul luogo - riferisce il maresciallo - la vittima, Davide Russo, era già stato trasportata in ambulanza nel nosocomio mazarese dove gli venivano prestate le prime cure.
    Impiccichè si è occupato della redazione del verbale di denuncia sporto nella mattina successiva da Davide Russo, nonché della visione dei filmati di videosorveglianza delle telecamere della tabaccheria".

    Ed è proprio il maresciallo a riconoscere l’aggressore nei filmati e, attraverso il verbale di individuazione fotografica, il suddetto veniva riconosciuto anche dalla vittima Davide Russo.

    Li Vigni, ha ricordato il maresciallo, "era già sottoposto a misura cautelare per altri reati ed a seguito del pestaggio ai danni di Davide Russo, veniva tratto in arresto e condotto presso la Compagnia Carabinieri di Marsala per il fotosegnalamento dove venivano rilevati i tatuaggi identificativi posti nell’avambraccio e gamba destra, e comparati sommariamente con i fotogrammi dei filmati della videosorveglianza".

    Le fasi dell’aggressione sono state esposte dall’appuntato Todaro, in servizio presso la Stazione dei Carabinieri di Petrosino che, tramite la visione dei filmati, riconosceva anch’egli il minore F.V.D. e Vincenzo Piero Li Vigni. 

    "Mentre la vittima si accingeva, ha racconta l’appuntato, ad acquistare tabacchi presso il distributore automatico, dopo pochi secondi, i due aggressori hanno cominciato a picchiare Davide Russo con calci e pugni prima sul volto continuativamente per un paio di minuti e con grandissima velocità di esecuzione anche dopo che la vittima si accasciava a terra".

    Ha reso testimonianza anche il vice brigadiere Galfano, all’epoca dei fatti addetto alla sezione operativa della Compagnia dei Carabinieri di Marsala, che si è occupato dei rilievi fotografici disposti dal P.M. Da quelli effettuati sulla vittima, si sono evinte le ferite a seguito dell’aggressione subìta, in particolare i punti di sutura all’altezza dell’occhio destro, l’ematoma all’occhio sinistro e sul labbro, e le contusioni in più parti del corpo. 

    A fine udienza ai nostri microfoni l’avv. Antonino Giustiniano, legale della vittima che si è detto fiducioso sull’esito del processo: “Dalle testimonianze rese oggi, dagli agenti della P.G. in qualità di testi del P.M. e da quella della persona offesa alla prima udienza, emergerà quella che è la responsabilità dell’imputato. Un impianto accusatorio che non lascia scampo, anche per via delle immagini dei filmati di sorveglianza che reputo schiaccianti”.

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    Effeviauto P1 dal 21 maggio 2024