Messina Denaro, imprenditore accusa l'autista: "Mi chiese soldi per il latitante"
del 2024-01-11
"Mi propose un incontro dicendomi di lasciare a casa il cellulare e poi mi chiese un aiuto economico per Messina Denaro. Io rifiutai, dissi che certe cose non le facevo e che se fosse accaduto qualcosa a me o ai miei familiari sarei andato dai carabinieri".
Lo ha detto un imprenditore trapanese rispondendo alla domande del pm Gianluca De Leo nel corso della sua testimonanza nell'udienza al processo per l'autista di Matteo Messina Denaro, Giovanni Luppino.
All'imprenditore gli inquirenti sarebbero arrivati attraverso le intercettazioni. L'uomo si sarebbe lamentato della richiesta di pizzo al telefono ed il contenuto delle conversazioni avrebbe portato gli inquirenti a chiamarlo a testimoniare.