“Ancora tanta omertà sulla latitanza”. La dura accusa del procuratore De Lucia. Il sindaco Castiglione: "Sono incredulo ed indignato"
di: Redazione - del 2024-03-27
Stamani una nuova operazione antimafia dei Carabineri del Ros, coordinati dalla Procura di Palermo, ha fatto luce su un decennio di latitanza di Matteo Messina Denaro vissuto a Campobello di Mazara, negli anni compresi fra il 2007 ed il 2017.
Dura l'accusa lanciata dalla Procura di Palermo guidata da Maurizio De Lucia che indaga sulla rete di fiancheggiatori del boss:
"Una totale omertà "avvolge come una nebbia fittissima tutto ciò che è esistito intorno alla sua figura, ai suoi contatti, ai suoi spostamenti ed alle relazioni che ha intrecciato nei lunghi anni di clandestinità".
E' intervenuto con una nota il sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione che si dice incredulo ed indignato per l'insospettibilità degli arrestati.
"La minuziosa e complessa attività investigativa condotta dalla Procura e dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, continua a dare risultati, aggiungendo nuovi tasselli all'indagine che sta portando alla luce e sta smantellando tutta la rete di fiancheggiatori che hanno consentito la protezione del superlatitante anche nella nostra città negli ultimi anni, con grande danno all'immagine di tutti gli onesti e ignari cittadini della nostra Campobello.
Ancora incredulo e indignato per l’insospettabilità degli arrestati, ringrazio, dunque, nuovamente i magistrati e le forze dell'Ordine per l'importante operazione odierna, che assesta un nuovo colpo alla rete di protettori del superlatitante, contribuendo passo dopo passo, finalmente, alla completa liberazione del nostro territorio dalla mafia".