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La normativa italiana sul gioco d’azzardo: autoesclusione ADM e misure di gioco responsabile per la protezione dei giocatori

di: Luca Beni - del 2024-08-26

Immagine articolo: La normativa italiana sul gioco d’azzardo: autoesclusione ADM e misure di gioco responsabile per la protezione dei giocatori

Uno dei capitoli più importanti quando si parla di scommesse e gioco d’azzardo è sicuramente legato allo stile di gioco responsabile. E in modo particolare all’uso di una serie di strumenti che gli stessi operatori ADM mettono a disposizione per offrire aiuto ai giocatori. Tra questi abbiamo i limiti per deposito e scommesse, oltre alla possibilità di richiedere l’Autoesclusione ADM.

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  • Il numero di italiani che gioca d’azzardo online è in costante crescita e la possibilità di autoescludersi li aiuta a preservare la propria sicurezza, senza incappare in rischi più grandi come il gioco patologico. Di seguito parleremo delle caratteristiche e soprattutto dei vantaggi offerti da questo strumento. Se invece desideri capire come cancellare autoesclusione ADM, ti consigliamo di informarti sulle procedure ufficiali e di rivolgerti alle autorità competenti per assistenza. Ma partiamo dalle basi, per capire insieme come funziona l’autoesclusione.

    Cos’è l’autoesclusione ADM?

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  • Un giocatore in difficoltà si trova a pochi passi da dover compiere una scelta molto importante: limitare i danni e riuscire a smettere di scommettere per un po’ di tempo. L'autoesclusione dal gioco d'azzardo online è quindi un passo del tutto personale che porta l’utente a bloccare il suo profilo di giocatore per un periodo di tempo che può variare in base alle sue necessità. C’è infatti l’autoesclusione momentanea (30, 60 o 90 giorni) o quella permanente, ed entrambe possono essere richieste dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli o attraverso il casinò scelto.

    Non ci sono differenze pratiche tra le due modalità, ma è unicamente il periodo impostato a differenziarsi. Ma qual è il “momento giusto" per chiedere la sospensione del proprio conto di gioco?

    I campanelli d’allarme da considerare

    Ci sono diversi comportamenti e sintomi tipici che possono identificare un giocatore in difficoltà, vediamone alcuni:

    - Il numero di perdite è superiore alle vincite;
    - I debiti iniziano ad essere alti;
    - Il gioco d’azzardo ha un effetto negativo sulla vita del giocatore e di chi sta attorno a lui;
    - Si presentano sintomi di depressione e forte rabbia quando non si può giocare;
    - Il gioco è diventato lo scopo centrale della vita del giocatore che ha perso contatto con la realtà.

    In questa fase non è solo il giocatore a dover quindi prestare attenzione al suo modo di giocare, ma giocano un ruolo chiave anche le persone che ha al suo fianco. Sono loro che potrebbero iniziare a notare sintomi particolari, ed è importante che possano mostrare il proprio supporto per portare il giocatore a risollevarsi nel minor tempo possibile.

    Le altre misure e strumenti offerti dagli operatori

    Oltre a poter accedere autonomamente all’autolimitazione, il giocatore può impostare dei limiti che agiscono sugli importi depositati sul conto di gioco, sul totale delle perdite e sul valore delle scommesse.

    Inoltre ogni casinò presenta dei contenuti che sono considerati ormai obbligatori e servono per informare non solo sul tema del gioco problematico, ma anche offrire delle soluzioni pratiche. Ciò comprende anche i contatti di gruppi o servizi nazionali che supportano i giocatori.

    Tutti gli strumenti di riduzione del rischio causati dal gioco patologico sono costantemente controllati e implementati per offrire maggiori soluzioni e miglior supporto nel lungo periodo.

    Quali sono i vantaggi garantiti?

    L’autoesclusione diventa quindi un alleato importante per le persone che desiderano cambiare il proprio modo di giocare d’azzardo. È simbolo di consapevolezza di un momento di difficoltà che può essere gestito con uno stop “forzato” per brevi periodi o in modo totale. Da notare che solo in questo secondo caso il giocatore si trova a poter revocare il periodo di stop. Ma lo potrà fare solo dopo aver atteso 6 mesi dal momento della richiesta.

    Durante il periodo di stop il giocatore non ha modo di scommettere, ma può quindi decidere se prendersi una pausa totale o migliorare le sue strategie di scommessa, cominciando dalla gestione responsabile del suo budget. La sola azione che può inoltre completare con il suo profilo prevede di prelevare eventuali soldi rimasti sul conto.

    Conclusione

    In Italia esiste quindi un programma completo di autoesclusione che si affida al lavoro e ai servizi dell’ADM. Ogni utente può valutare in prima persona ciò che sta vivendo e riconoscere quando il gioco sia diventato qualcosa di più pericoloso rispetto a una semplice attività di intrattenimento.

    La fase di accesso all’autoesclusione è piuttosto intuitiva e passa attraverso una richiesta via SPID dal sito ufficiale dell’ADM, dove il giocatore decide per quanto tempo sospendersi.
    L'accordo quindi porta non solo il casinò usato, ma tutte le piattaforme online a “oscurarsi” davanti al giocatore che non potrà aprire nuovi conti o effettuare alcun tipo di scommessa per il periodo scelto.

    Trascorso il periodo di esclusione stabilito, se si parla di uno stop a tempo determinato, il giocatore potrà poi rientrare in possesso delle sue credenziali e del suo profilo, così da stabilire come comportarsi. Se invece è stata scelta la versione permanente non sarà possibile ripristinare il proprio account prima di 6 mesi dalla domanda.

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