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Torretta, cena non autorizzata in piazzetta. La replica del Comandante Panierino alla versione fornita

di: Redazione - del 2024-09-23

Immagine articolo: Torretta, cena non autorizzata in piazzetta. La replica del Comandante Panierino alla versione fornita

Una cena non autorizzata, occupazione abusiva di suolo pubblico e consumazione di bevande alcoliche, attività vietata da un’ordinanza sindacale rischiano di fare prendere una multa a tutti i commensali che ne hanno preso parte. Un noto avvocato, “organizzatore” della cena si difende considerando quanto accaduto un normale momento di aggregazione avvenuto in compagnia di persone importanti. È accaduto la sera del 7 settembre a Torretta Granitola. 

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  • Riceviamo e pubblichiamo una nota inviata dal comandante della Polizia Municipale di Campobello Giuliano Panierino che replica al racconto pubblicato da altre testate da parte dell'avvocato "organizzatore" della cena avvenuta in piazzetta.

    "Ringrazio personalmente il Sig. G. S., che ha voluto sottolineare il nostro impegno profuso a tutela dei cittadini, anche se ciò non era strettamente necessario. L’attività di tutela dei cittadini (e non solo) costituisce il nostro ordinario impegno quotidiano a garanzia della legalità, sia che si tratti di un semplice divieto di sosta, sia che si tratti, a titolo di esempio, di reati edilizi od ambientali che, spesso, hanno notevoli risvolti penali; ma noi non facciamo mai autocelebrazioni per quello che facciamo.

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  • Abbiamo lavorato in passato, lo facciamo tutt’ora e continueremo a farlo in futuro, senza avere la necessità del “rumore” dei “social network” o di altri simili strumenti di divulgazione sociale delle notizie. Il Sig. G.S. ha “postato” la sua personalissima versione dei fatti relativamente a quanto accaduto la sera di sabato 7 settembre scorso ma ritengo necessaria una replica per chiarire quello che è veramente successo, anche alla luce della relazione di servizio redatta dagli Agenti intervenuti sul posto. È abbastanza chiaro che, alle ore 22:20 circa del 07/09/2024, gli Agenti in servizio di viabilità e controllo del territorio delle frazioni di Tre Fontane e Torretta Granitola, hanno accertato delle violazioni in atto nella Piazza Caduti Incrociatore Zara della suddetta frazione di Torretta Granitola: nella fattispecie, l’abusiva occupazione del suolo pubblico e il consumo di bevande alcoliche in luogo pubblico, attività, quest’ultima, vietata dall’Ordinanza Sindacale n. 108/2024.

    D’altronde, è lo stesso Sig. G.S. ad ammettere di aver commesso tali violazioni! Non voglio assolutamente replicare ironicamente su quanto scritto dal Sig. G.S. ma è fuor di ogni dubbio che chi quella sera si credeva al di sopra delle regole, “rilassandosi” sul suolo pubblico, banchettando e bevendo, violando diverse norme di legge e/o regolamentari erano il Sig. G.S. e i suoi “altolocati” amici, come lui stesso li ha definiti sciorinando il possesso di importantissimi titoli accademici! Non certo gli Agenti in servizio.

    Vorrei spiegare a tal signori, in special modo al Sig. G.S., che si definisce “uomo di legge”, che il semplice fatto di essere stato uno di coloro i quali ha contribuito al ripristino del decoro urbano della frazione di Torretta Granitola non lo autorizza, ipso iure, a violare il Codice della Strada, i regolamenti comunali e/o le ordinanze sindacali, usufruendo del suolo pubblico uti dominus. Nè, tanto meno, autorizza a ciò l’essere un professore universitario con dottorato a Yale, un ricercatore con dottorato ad Oxford, un cardiochirurgo dell’Ospedale Civico di Palermo o un ingegnere presso una delle più grandi aziende del mondo mentre stanno degustando del vino friulano in calici di cristallo! Anzi, possedere un alto livello culturale dovrebbe consentire a tal signori di discernere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato e, di conseguenza, assumere un comportamento consono alle regole di civile convivenza ma, a quanto pare, tutti gli anni passati a studiare non hanno contributo a sviluppare un tal senso civico. Sto cercando di spiegare l’accaduto in una lingua comprensibile al Sig. G.S. ed ai suoi amici, nonostante il suddetto ritenga che, l’italiano, sia per noi una lingua incomprensibile. 

    Evito di commentare ogni altro sproloquio contenuto nel post e nella nota a firma del Sig. G.S. che, forse non se ne è reso conto, ha “attivato” quelle “legioni” che il compianto Umberto Eco cita in una sua ormai famosa esternazione di qualche anno fa… Proprio riguardo a chi critica il nostro operato, finalizzato al ripristino delle corrette regole di convivenza civile, vorrei spiegare che non eravamo noi a porre in essere un’attività non consentita ma ben altri! Secondo il pensiero di alcuni “commentatori da tastiera”, l’attività posta in essere dal Sig. G.S. e dai suoi commensali non doveva essere osteggiata, redarguita, vietata, interrotta.

    Allora, tanto per fare un esempio che ritengo calzante, secondo tali “civili” soggetti, seguendo la loro logica argomentativa, questa sera potrei o potremmo, tutti quanti, andare in Piazza della Repubblica a Mazara del Vallo, scendere tavolini e sedie di plastica dal cofano delle nostre autovetture, imbandire i tavolini con cibi e bevande, consumando il tutto sul posto, disquisendo, magari, di “...filosofia e massimi sistemi…” (sempre che il nostro livello culturale ce lo permetta…) e tutto sarebbe rispettoso delle regole giuridiche e di convivenza civile? Niente di più sbagliato! In ogni caso, come auspicato dal Sig.
    G.S., noi siamo sempre disponibili a ricevere le segnalazioni da parte di tutti i cittadini, relativamente a qualsiasi fattispecie che non sia rispettosa delle regole, come quelle di cui stiamo disquisendo, e, per ogni segnalazione, assicuriamo sempre il nostro intervento, senza guardare in faccia nessuno, sia egli il più umile dei lavoratori che il più importante aristocratico, politico, studioso o scienziato. 

    Infine, mi sia permessa una chiosa finale, citando un antico proverbio siciliano che così recita: “Cu s’avanta cu li so denti un vali nenti!”.
    Un proverbio che vuole sottolineare, non lo dico io ma l’uomo saggio (o la donna) che tale proverbio ha proferito per primo, l’inconsistenza intellettuale dell’uomo che si vanta da solo. Per gli antichi saggi, lo hanno ribadito più volte, l’unica cosa che conta è l’umiltà: sii umile e i meriti ti verranno riconosciuti da soli, spontaneamente. A volte, purtroppo, si incontra qualcuno che ha proprio bisogno di un bagno d’umiltà". 

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