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Il procuratore di Marsala dott. Fernando Asaro e la giornalista Francesca Capizzi incontrano gli studenti di Partanna

di: Redazione - del 2024-11-27

Immagine articolo: Il procuratore di Marsala dott. Fernando Asaro e la giornalista Francesca Capizzi incontrano gli studenti di Partanna

Il Procuratore Capo della repubblica di Marsala Fernando Asaro e la giornalista Francesca Capizzi incontrano gli studenti di Partanna. Asaro nell’ambito della conferenza sulla violenza di genere organizzata dall’istituto D’Aguirre di Partanna, ha dialogato con  gli studenti liceali  insieme alla giornalista Francesca Capizzi. Presenti, anche il Commissario di Polizia Giulia Martinelli e il tenente dei carabinieri Ettore Scognamiglio.

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  • “Non usate solo i social - spiega Asaro - Leggete, dialogate tra voi. Non chiudetevi, non isolatevi”. Un momento di riflessione su tanti temi di attualità, dai femminicidi, allo stalking, all’uso improprio dei social, all’importanza del codice rosso. “ Sono molto felice - ha spiegato la dirigente Francesca Accardo - perchè grazie al progetto giornalismo  guidato dal professore Vincenzo Piccione, consolidato da oltre dieci anni e in sinergia con il Giornale di Sicilia con il progetto GdsScuola, i nostri studenti  hanno l’opportunità di partecipare ad incontri come quello di oggi”.

    E il professore Piccione aggiunge: “L’educazione affettiva nelle scuole - spiega - non deve somigliare ad una lezione frontale, ma deve essere il risultato di un approccio innovativo ai temi della diversità di genere rendendo gli studenti partecipi in prima persona attraverso strumenti come la musica e il teatro”. I ragazzi hanno letto poesie di Alda Merini, della poetessa russa Achmatova e tante altre ispirate al tema della violenza sulle donne. Storie raccontante e recitate dagli studenti come  quella famosa frase “Avevamo un mostro in casa e non ce ne siamo accorti” tratta da Ferite a morte di Serena Dandini.

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  • Ed è proprio su questa frase che il procuratore capo di Marsala Fernando Asaro si è soffermato per far riflettere i giovanissimi. “Non dobbiamo arrivare  a dire questa frase, dobbiamo capirlo prima - ha spiegato - perchè la legge serve e interviene quando non ci accorgiamo del mostro che abbiamo dentro di noi, dentro  casa o vicino a noi. Le leggi ci sono. Lo dico da procuratore, ce ne sono fin troppe. Dobbiamo far si, attraverso le scuole, gli assistenti sociali, le forze di polizia, le famiglie, gli amici  e tutti gli enti predisposti, che non si arrivi più a pronunciare questa frase. Dobbiamo arrivare a dire che ci siamo accorti per tempo del mostro che c’era in casa nostra”. Il procuratore ha affrontato temi delicati, dalla realtà della violenza di genere, al codice rosso, a quello che accade nel territorio e risposto a tutte le curiosità dei ragazzi sul difficile ruolo che occupa all’interno di una procura, come quella di Marsala.

    La giornalista Francesca Capizzi ha parlato di come tenere alta l’attenzione sulla violenza di genere. “Il giornalismo deve essere obiettivo e lineare - ha detto Capizzi -  a garantire che la copertura mediatica sia esaustiva ed efficace dal punto di vista informativo senza cedere mai alla tentazione del pathos emotivo che spesso si rivela controproducente. Il lettore va informato, non armato”.

    Alla conferenza erano presenti anche il commissario di polizia di Castelvetrano Giulia Martinelli e il tenente della compagnia dei carabinieri di Castelvetrano Ettore Scognamiglio. “Bisogna prevenire questa tipologia di fenomeni - ha detto il commissario Martinelli - con la prevenzione. Educare e formare le donne al concetto di indipendenza, al rispetto delle proprie libertà, delle proprie prerogative e indipendenza. Certi confini non devono essere valicati”.

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