"In Svizzera la mia piccola Selinunte tra sarde 'ncannate, pane nero e il cuore legato alla terra natia". Storia di Nino Titone
di: Doriana Margiotta - del 2021-12-14
I prodotti della nostra tradizione enogastronomica sono ormai una realtà economica molto importante e sono conosciuti praticamente in tutto il mondo. Penso che l’aspetto che caratterizza i nostri prodotti sia la genuinità e la semplicità degli ingredienti.
Orami da tanti anni molti produttori hanno sperimentato l’e-commerce e i dati di vendita all’estero sono sorprendenti. Ma l’inizio di questo meraviglioso viaggio enogastronomico lo dobbiamo ai nostri connazionali nel mondo che hanno fatto conoscere le nostre tradizioni e la nostra cucina oltre i confini italiani, conquistando le tavole europee e internazionali spesso molto diverse da noi.
Oggi vogliamo raccontare la storia di Nino Titone, un selinuntino di nascita, ma che da molti anni vive in Svizzera. Il signor Titone si occupa di far conoscere la nostra filiera enogastronomica dove vive e ormai è diventato un punto di riferimento nel commercio dei prodotti tradizionali non solo castelvetranesi, ma dell’intera Sicilia. Ci ha raccontato della sua vita in Svizzera e del suo amore immutato per l’amata Selinunte.
Quando e perché si è trasferito in Svizzera?
“Mi sono trasferito in Svizzera nove anni fa, in un primo tempo per trascorrere le vacanze natalizie, poi per amore dei figli ho deciso di rimanere perché ho capito che questo paese poteva offrire loro un futuro migliore. Purtroppo, è risaputo che in questi ultimi decenni il mercato del lavoro in Sicilia non offre molto, ma resto fiducioso che in un prossimo futuro le cose possano cambiare.”
Cosa le manca della sua terra natia?
“Della mia terra mi manca quasi tutto, anche se mi sono creato intorno a me la mia Selinunte, con quadri, foto, profumi e sapori. Ho riempito il mio terrazzo di basilico, prezzemolo, gelsomino, rosmarino e ulivo. Quando le giornate sono belle vado in giro con il mio vespino che usavo a Selinunte.”
Lei si occupa di far conoscere le nostre eccellenze enogastronomiche in Svizzera. Quali sono i prodotti più richiesti dagli svizzeri? Quale è il prodotto siciliano più ricercato?
“Mi occupo di fare conoscere i nostri prodotti in Svizzera in quanto, da buon Siciliano, è giusto che gli svizzeri e non solo conoscano le nostre prelibatezze. Anche se tanti già li conoscono e apprezzano, mi inorgoglisce tanto quando ci chiedono le arancine, i cannoli, le panelle e anche i pasticciotti ripieni, che in questo periodo stanno andando bene.
Le nostre eccellenze culinarie sono accompagnate dal vino rigorosamente Siciliano, tra cui il moscato, lo zibibbo e il marsala, ma la più grande soddisfazione la provo quando mi chiedono “sarde incannate”, lì mi sento proprio a Selinunte davanti al mare.”
Come si è sviluppato questo tipo di mercato che ha portato ad altissimi livelli i nostri prodotti tipici Siciliani?
“Tutto è nato quando ho visto che alcuni producevano le nostre specialità con materia prima non siciliane, da quel momento ho deciso di dimostrare che le nostre prelibatezze vanno fatte con materie prime provenienti dalla nostra terra, ed è nato il marchio “Sicilia Food “.
Presento i nostri prodotti alle fiere, ai catering e in altri eventi, con solo ed esclusivamente la Sicilia nel piatto. Collaboro anche con un ristorante gestito da un amico che è mio conterraneo, che giustamente ha chiamato il suo ristorante “Dal Siciliano”, dove si organizzano eventi gastronomici che hanno lo scopo di far conoscere la ricotta, le fritture di paranza, i nostri agrumi, verdure, olio e olive.”
Quando torna a Selinunte, cosa ama di più? Tornerà mai a vivere qui?
“Quando torno a Selinunte la prima cosa che faccio è fare l'ottovolante, che solo chi vive a Selinunte sa a cosa mi riferisco. In poche parole, sarebbe il giro della via Marco Polo (Calannino) e del cantone. Adoro assistere all’incanto del pesce e comprarlo per fare la zuppa o le fritture. Amo passeggiare per le strade di Selinunte e raccontare ai miei figli la storia, la cultura, rigorosamente in dialetto siciliano.
Spero di ritornarci in pensione, e godermi gli ultimi miei anni davanti al mare, magari aprendo una piccola trattoria solo a base di pesce pescato con la mia piccola barchetta.”
Il signor Nino Titone è l’esempio che chi nasce in Sicilia, la porta nel cuore ovunque vada. L’amore per la sua terra lo ha portato probabilmente a scegliere questo lavoro per continuare ad avere sempre questo legame profondo con la sua vera essenza siciliana.
Un conterraneo che fa conoscere i sapori delle nostre tradizioni culinarie e a le fa apprezzare a un popolo come quello svizzero, molto diverso da noi per molti aspetti. È un vero orgoglio sapere che attraverso il signor Titone c’è un pezzo di Sicilia in Svizzera.