L’Italia è sempre più “contactless”: boom per isole e Sud
di: Luca Beni - del 2023-10-24
(ph. Fonte: Pixabay)
L’era dell'estinzione del portafogli sembra essere finalmente cominciata, in particolare in Italia. La nostra penisola fa registrare numeri sempre crescenti per ciò che concerne i pagamenti tramite dispositivi contactless. Ma i numeri più sorprendenti vengono dal Sud e dalle isole, che guidano questo trend con dati confortanti.
Giochi e negozi online, una spinta notevole al pagamento senza contatto
Le abitudini dei consumatori sono cambiate, e anche gli “scettici” ricorrono sempre più spesso ai sistemi contactless evitando così di usare denaro contante: fra questi rientrano anche i metodi di pagamento accettati dai siti di gioco d'azzardo online, dagli e-shop, ma anche quelli utilizzati da settori come la ristorazione, vendita al dettaglio, e bar che offrono servizi di consegna a domicilio o in punti di ritiro. Una spinta notevole alla crescita costante del contactless è stata data proprio da questi settori, con in prima linea il gaming, le scommesse, il gioco d’azzardo e ovviamente i negozi online.
Principali ragioni del successo dei pagamenti contactless
Le ragioni che hanno permesso e favorito l’espansione dei pagamenti senza contatto sono molteplici. La prima fra queste è sicuramente il miglioramento infrastrutturale che hanno fatto registrare l’Italia e il Sud sia nel settore privato che in quello pubblico, in termini tecnologici. Secondo gli studi condotti da Asstel: associazione delle imprese nel settore e delle telecomunicazioni, la copertura del 5G in Italia ormai raggiunge quasi il 100%, e per la precisione il 99,7% delle aree urbane risulta al momento coperto dal 5G.
A ciò si aggiungono la sensibilizzazione e l’educazione: le campagne messe in atto dal governo e dalle istituzioni hanno giocato un ruolo cruciale nell’educare e informare i cittadini sui benefici e sulla sicurezza dei pagamenti contactless. Un terzo fattore molto importante è l’obbligo imposto a tabaccai e ad altri tipi di esercizi, che devono accettare pagamenti con POS pena una multa pecuniaria che parte da 30 euro.
Pagamenti digitali: tanto Sud tra le prime 10 province italiane
In Italia i pagamenti contactless sono stati il 78% delle transazioni totali al 2022, +9% rispetto al 2021, e nel 2023 prendendo in analisi lo stesso periodo, la crescita risulta essere del 25%, che significa quota 206 miliardi di euro nel primo semestre del 2023. Sono dati che palesano ormai la “maturità” di questi strumenti, e confermano una propensione positiva della popolazione verso il contactless, come ha precisato Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments, che ci ha tenuto a sottolineare come anche i sistemi Wearable e Mobile continuano il proprio percorso di espansione senza sosta, con costanza confermandosi come uno dei volani della crescita del settore: +97% di utilizzo nel primo semestre del 2023 in comparazione con lo stesso periodo del 2022.
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Andando nello specifico, per esaminare le dinamiche delle singole province italiane per spesa contactless, troviamo tanto Sud fra le prime posizioni. A fare da protagonista è in particolare Ragusa che raggiunge ben 81,5 punti di percentuale e subito dietro si piazza Reggio Calabria al secondo posto, che arriva anch’essa oltre l’81%, terza appare Caserta che pure si assesta oltre l’80%. Grazie ai dati forniti dall’Osservatorio Pagamenti Contactless 2023 di SumUp riusciamo ad avere una “fotografia” abbastanza precisa di ciò che sta accadendo in Italia, e notiamo ben nove province su dieci del Sud: la sola del Nord è Trieste decima. Se si considera invece l’andamento, e quindi la crescita, è Vicenza la provincia che fa registrare i numeri più alti: + 20% rispetto al 2022 che si piazza davanti a Verona e Modena; mentre i grandi centri economici del paese come Roma, Milano e Torino crescono, ma vedono oltre la metà delle transazioni effettuarsi ancora con contanti. Lo scontrino medio più alto fra queste lo fa registrare invece Savona, con ben 66 euro, la quale è seguita a debita distanza da Grosseto con 45 €, mentre terza è la provincia di Siena con 45 euro. È il capoluogo della Sardegna a posizionarsi al primo posto con lo scontrino contactless medio più basso: 29 euro.
Il trend sembrerebbe “dire” che presto si potrebbe raggiungere o almeno avvicinarsi al 100%, anche considerando il miglioramento delle tecnologie per ciò che riguarda carte e pagamenti da remoto, che ormai offrono servizi molto più simili a istituti bancari: molti di questi permettono il cambio e la ricezione di denaro in oltre 29 valute differenti, e spesso sono completamente gratuiti. Inutile aggiungere che un utilizzo sempre maggiore dei pagamenti contactless permette un controllo più approfondito da parte del governo su evasione e frodi fiscali, e garantendo allo stesso tempo una sicurezza superiore sia per i cittadini, che per i commercianti.