Correva l'anno 1976. La nascita di Radio Liberty grazie a Nino Corleo sulla storica frequenza dei 95,00 Mhz .
del 2021-05-05
Nel formulare il suo profondo cordoglio alla famiglia, Gigi Simanella ha chiesto a questa redazione di ripubblicare la parte del suo libro “Il viaggio”, nella quale racconta la storia di “Radio Liberty”, in ricordo del suo carissimo amico scomparso Nino Corleo.
LA STORIA DI “RADIO LIBERTY”
“Radio Liberty” nasce l'8 dicembre del 1976. La sua travagliata genesi s'intreccia, in una girandola d’avvenimenti, con le sorti d’altre emittenti radiofoniche nate in quel periodo a Castelvetrano. Cercherò di evidenziare i momenti salienti della nascita e della successiva evoluzione di questa storica radio che ha accompagnato due generazioni di giovani nella loro crescita sentimentale, morale e sociale.
Nino Corleo, da sempre proprietario della radio, nel lontano anno 1976 si trovava in Lombardia per una gita. Qui ebbe la possibilità di visitare, per caso, l'emittente lombarda “Radio Libera Ticinese” di Pavia. Ne rimase talmente affascinato che, al suo ritorno a Castelvetrano, ne parlò con alcuni amici del circolo “Pirandello”.
Ad ascoltarlo in quell'indimenticabile tardo pomeriggio, mentre disquisivano su questioni di politica e di sport, c'erano Gioacchino Costanza, Giuseppe De Pasquale, Nicola Gerardi, Giovanni Guzzo e tanti altri suoi allora giovani amici.
Dal confronto delle loro idee, scaturì il desiderio di creare un'associazione con lo scopo d'aprire, anche a Castelvetrano, un'emittente radiofonica che avrebbero chiamato “Radio Castelvetrano”. Prima, però, dell'appuntamento dal notaio per la stipula dell'atto costitutivo, alcuni del gruppo d'amici interessati al progetto decisero d'anticiparlo d'un paio di giorni non preoccupandosi d'avvisare Corleo e i suoi su citati più stretti collaboratori: Costanza, De Pasquale, Gerardi e Guzzo.
A quel punto gli stessi, essendo stati di fatto esclusi dal progetto iniziale, decisero di continuare ugualmente la loro avventura, fondando un'altra emittente che chiamarono “Radio Tele Selinus”. Essa fu inaugurata il 4 novembre dello stesso anno. Da lì a breve il Costanza e il De Pasquale si dimisero.
La stessa cosa fece, pochi giorni dopo, Corleo seguito da tantissimi suoi collaboratori. Quest'ultimi, pervasi da un crescente entusiasmo, fecero in modo di convincere Nino a non arrendersi e a fondare una terza emittente.
Nino si rivolse all’amico Paolo Filippi (oggi scomparso), ch’aveva da poco aperto a Castelvetrano un negozio di attrezzature elettroniche e strumenti musicali, “Elettronica Musicale”. Qui Nino acquistò alcune apparecchiature per la bassa frequenza, mentre quelle per l'alta frequenza, il trasmettitore lineare e le antenne, le ordinò telefonicamente presso un grosso negozio di Bologna. Quando il materiale fu pronto, Nino andò a ritirarlo personalmente.
Nacque così, e aggiungerei finalmente, “Radio Liberty” sulla storica frequenza dei 95,00 Mhz . L'inaugurazione della nuova emittente avvenne, come già detto, l'8 dicembre del 1976.
La prima sede della radio fu in via Fabio Filzi, al secondo piano d’un appartamento preso in affitto. Vorrei citare tutti i validissimi collaboratori della mitica radio ma, essendo veramente tanti, ne citerò alcuni in rappresentanza di tutti quelli che si sono spesi negli anni affinché “Radio Liberty” crescesse, giorno dopo giorno, per raggiungere gli ottimi risultati d'ascolto che l’hanno caratterizzata.
Ecco l'elenco: Diana Kovaceff, Nicola Mangiaracina, Mimmo e Giovanni Celia, Pietro Ferro, Aldo Modica, Franco, Santa e Mariella Spinelli, Marisa Gabbanini, Ignazio Butera, Costanza e Miriam Giordano, Franco Polettini, Ninni Passanante, Gaspare e Salvatore Passanante, Salvatore Miccichè, Franco Rubino, Enzo e Giusy Bertolino, Massimo Lomia, Maurizio Franchina, Franco Costa, Mariella Monterosso, Riccardo Mangano, Davide Durante, Giovanna Calcaterra, Salvatore Messana, Ignazio Gentile e Nino Leggio.
Gianni Di Pietro invece, oltre a rivelarsi un validissimo collaboratore, fu anche l'ideatore dello storico logo raffigurante un'“apetta” rossa, giallo e blu affasciata d’alcuni pentagramma musicali. Per tutti gli altri preziosi collaboratori e amici Nino Corleo, nonostante gli sforzi di memoria ai quali l'ho sottoposto, non è riuscito a ricordarli tutti e di questo si rammarica e si scusa vivamente con gli stessi.
Dopo avere espletato tutto l'iter burocratico, si pensò d'iscrivere presso il Tribunale di Marsala anche la testata giornalistica “Radio Liberty”. L'incarico di direttore responsabile fu affidato all'indimenticabile verace giornalista Giuseppe Martino, deceduto già da un bel po' di tempo, che per parecchi anni condusse il quotidiano editoriale giornalistico, “Oggi si cambia”. Giumar era lo pseudonimo che Martino era solito utilizzare nei programmi da lui condotti.
Nino Corleo, invece, si occupò di condurre la trasmissione domenicale d'approfondimento socio-politico-culturale, “Castelvetrano chiede...chi risponde?”. Si avvalse, in seguito, della preziosa collaborazione di Angela Puleo e, poi, di due bravi giornalisti: Pietro Errante e Margherita Leggio. La nuova trasmissione radiofonica si chiamò, “Punto e a capo”.
Nell'anno 1978 “Radio Liberty” si trasferì in via Garibaldi, dove rimase attiva fino all'anno 1980. Da qui, e fino all'anno 2006, si trasferì nuovamente. Questa volta in via Sirtori, nel cortile Lombardo, in un immobile di proprietà dello stesso Nino Corleo.
Dall'anno 2006 la radio si è definitivamente sistemata in via Calogero Ancona al numero 2, nei locali che hanno ospitato il Liceo Scientifico, prima dell'attuale sede di piazzale Placido Rizzotto. Riporterò adesso alcuni fra i programmi più interessanti che hanno caratterizzato la storia di “Radio Liberty”, senza sminuire l'importanza degli altri che non menzionerò, anche perché la mia ricostruzione storica si ferma agli anni novanta.
Una per tutte la storica trasmissione “Buongiorno...è un altro giorno in musica”, con dediche e brani a richiesta. Condotta dall'immarcescibile Nino Corleo, con la sua ammiccante frase finale “Mie care amiche, vi abbraccio tutte calorosamente”, la seguitissima trasmissione è riuscita a catalizzare attorno a sé un consenso e un interesse che per decenni rimase vivo più che mai.
Ecco gli altri nomi che sono riuscito a catturare, dopo avere letteralmente fatto ammattire il mio caro compianto amico Nino Corleo, per cercare di sviluppare un processo mnestico nel suo provato encefalo, raschiando nel fondo della sua oramai offuscata memoria: Antonina Callea, Gaetano Accardo, Giuseppe Errante Parrino, Giuseppe Calabrese, Bartolomeo Muteri, Tonino Tuzzolino, Giovanna Cucchiara, Franco Ansaldi, Paolo Corleo, Giusy Lo Sciuto, Nicola Vitale, Salvatore Mattina, Anna Maria Panicola.
Tantissimi sono stati i programmi musicali, di vario genere, che hanno arricchito il palinsesto di “Radio Liberty”, tanti quanti sono stati i collaboratori che hanno contribuito al successo dell'emittente. Ricorderò i famosi “salotti notturni musicali”, arricchiti da poesie e prose e condotti da Nino Corleo e Riccardo Mangano
. Anche il mio carissimo amico Ignazio Butera ha condotto delle trasmissioni nelle quali erano declamate poesie in vernacolo castelvetranese e in lingua madre, scritte sia da noti poeti locali (uno per tutti il mio amico di sempre e collaboratore Matteo Chiaramonte e Peppe Lo Sciuto, in arte Sciupé) sia d’alcuni poeti provenienti da altri paesi.
Tantissime sono state le trasmissioni con giochi a premi come il famosissimo “Dolce quiz”, un programma ideato da Nino Corleo e Diana Kovaceff. Gli ascoltatori che volevano parteciparvi si prenotavano, chiamando dapprima il 44411 subito seguito dal più noto 81777, per cantare in diretta il brano in programma (praticamente l'attuale Karaoke). Programma che fu condotto, in seguito, anche da Costanza Giordano.
Un aneddoto curioso che voglio raccontare fu quando, durante la preparazione d'una di queste puntate, accadde un curioso episodio. Mentre Nino e Diana cantavano dietro un brano che stavano ascoltando per la trascrizione, il maglione di Nino inavvertitamente fece inceppare il giradischi. Diana, dopo avere fatto spostare Nino, continuò a cantare ugualmente.
Fu così che nacque l'idea di fare un programma nel quale la regia interrompeva in un determinato momento il brano, mentre al telefono il concorrente doveva continuare a cantare. Quando, poi, sempre la regia riprendeva il brano, se il concorrente si trovava sulla stessa nota, vinceva il premio in palio. Se, invece, era sfalsato rispetto alla musica del disco, non gli toccava alcun premio. La fortunata trasmissione si chiamò “Pronto... chi canta?”.
Lo stesso sistema di gioco, senza tema di smentita, è stato utilizzato in seguito dalla Rai e da tanti altri network nazionali. Si cercarono, poi, nuove soluzioni per aumentare l’audience. “Radio Liberty” propose la “Battaglia Navale”, dove gli sponsor mettevano in palio dei premi a chi riusciva ad affondare le navi.
In un'altra trasmissione, “Giochiamo a 31”, si utilizzarono le quaranta figure delle coloratissime carte da gioco siciliane.
La radio, come detto in precedenza, dedicava parte del suo palinsesto anche all'approfondimento di varie tematiche. Tra queste quella sugli handicappati, i disabili, i portatori di handicap o i diversamente abili, per come si usa definirli adesso, condotta da Angela Puleo.
Si crearono, da quell’indovinata e socialmente utile trasmissione, i presupposti che permisero, poi, l'apertura di quella che oggi è la sede dell'“A.I.A.S.” di Castelvetrano in via Marinella. Sin dalla sua fondazione la presidenza fu affidata proprio alla dottoressa Angela Puleo, coadiuvata da Nino Corleo e da tanti altri amici soci fondatori.
Un'altra trasmissione che curava, invece, l'aspetto socio-religioso e che andava in onda in diretta ogni domenica mattina, prima della trasmissione d’approfondimento socio- politico-culturale, fu “In quel tempo Gesù disse”, condotta dal dottor Rocco Riggio e dalle professoresse: Gentile, Lucentini e Sancetta. La trasmissione consisteva nella lettura e commento d’alcuni passi del Vangelo.
Crescevano, nel frattempo, Kiko e Giusy, i due gioielli figli di Nino Corleo che, ben presto, si rivelarono delle figure altamente professionali per il costante successo della mitica emittente. Kiko s’occupò di direzione, programmazione e conduzione della seguitissima trasmissione musicale e d'intrattenimento “Mattinatissima”.
Giusy, invece, che dopo la morte di Martino assunse il ruolo di direttore responsabile della testata giornalistica, si prese cura della conduzione sia delle sette edizioni del radiogiornale “Liberty news” sia degli speciali che hanno da sempre trattato anch'essi problematiche relative ad avvenimenti socio-politico- culturali.
Con Giusy ho condiviso alcuni momenti importanti della mia vita. A lei ho affidato, infatti, la conduzione dei due spettacoli teatrali che ho organizzato presso il nostro magnifico Teatro “Selinus”. Il primo nell'anno 2005 dedicato al “Teatro Canzone” di Giorgio Gaber e il secondo nell'anno 2008 nel quale ho festeggiato i miei quarant'anni d'attività musicale. Sempre Giusy è stata la conduttrice della presentazione del mio secondo libro “Dieci giorni in … Paradiso”, che si è svolta negli studi di “Radio Liberty” alla presenza di note figure professionali fra medici, sociologi e politici.
Se dovessi continuare a elencare tutte le altre importanti e interessanti trasmissioni che hanno fatto da corollario a “Radio Liberty”, dovrei consumare fiumi d'inchiostro (per la verità uso il computer). Penso, comunque, d'essere riuscito ugualmente, con l'immancabile aiuto di Nino Corleo, a renderne evidenti gli eventi più importanti e significativi.
Lo stesso Nino riferisce: “Mi scuso con tutti coloro i quali hanno collaborato con “Radio Liberty” e che non sono stati menzionati, ma è stato per pura e mera insufficienza mnemonica. Vi ringrazio tutti per avere contribuito al costante successo della radio”.
Dagli anni novanta in poi, “Radio Liberty” ha anche curato la diretta radiofonica delle sedute del Consiglio Comunale ed è stata l'unica in Italia a mandare in onda tutte le sedute della Giunta Comunale di Castelvetrano.
Da qualche anno “Rado Liberty” ha, purtroppo, chiuso i battenti e oggi anche l’indimenticabile Nino Corleo ha terminato la sua strepitosa avventura su questa terra, lasciando nella comunità castelvetranese un vuoto difficilmente colmabile.
Addio, o meglio arrivederci, carissimo amico mio, che tu possa riposare in pace per l’eternità accanto ai tanti altri amici che ti hanno preceduto.