Il voto segreto "boccia" la norma "Salva Poltrona". Maggioranza divisa all'ARS e animi accesi in FdI
del 2024-02-02
(ph. ars.sicilia.it)
Quanto avvenuto qualche giorno fa in Assemblea Regionale Siciliana continua ancora a far discutere. Fortemente voluto da Fratelli d'Italia, partito facente parte della maggioranza del governo regionale Schifani, il disegno di legge mirava a salvare la "poltrona" del deputato, ponendo di primaria importanza il voto popolare, scoraggiando di fatto la tesi dell'ineleggibilità per cause come quella dell'incompatibilità da ruoli ricoperti.
Il tutto attraverso qualche sostanziale modifica così come recita il testo: "costituzionalmente possibile un’eventuale modifica della disciplina della causa di ineleggibilità e incompatibilità dei deputati dell’Assemblea regionale siciliana".
Il voto segreto pare abbia portato a tanti esami di coscienza: 34 voti contrari, 30 favorevoli.
"Eviterei la caccia a regie occulte e complotti e guarderei oltre che al voto secondo coscienza, anche alle correnti interne a tutti i partiti di maggioranza e opposizione, ivi compresi Fratelli d'Italia”. Ha affermato Vincenzo Figuccia, deputato regionale della Lega e questore dell’Assemblea regionale siciliana.
L'Onorevole Nicola Catania, deputato regionale di Fratelli d'Italia, uno dei quattro deputati che attendono l'esito dei ricorsi presentati da primi dei non eletti, (il prossimo 7 febbraio la sentenza e non più a marzo) ha riferito che l'eventuale approvazione non interessava l'esito del procedimento che lo riguarda: "Se fosse stata approvata, non avrebbe procurato nessuna agevolazione personale. Per il mio procedimento d'Appello ho già presentato entro i termini di legge la memoria difensiva e quindi null’altro avrei potuto aggiungere".