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Quando ai primi del '900 a CVetrano i cittadini erano anche "netturbini" e la pulizia regnava

di: Vito Marino - del 2016-11-21

Immagine articolo: Quando ai primi del '900 a CVetrano i cittadini erano anche "netturbini" e la pulizia regnava

Nel 1908, merito dell’interessamento del sindaco di Castelvetrano il cav. Antonino Saporito si deve l’arrivo dell’energia elettrica. Mentre nel 1911 l’illuminazione del paese era garantita ancora da 355 fanali a petrolio, nel 1915 avverrà  l’illuminazione della città a corrente elettrica.  Il Comune gestiva in proprio l’azienda elettrica municipale, ma con delibera n.473 del  01 agosto 1928, il Comune cede alla SGES Società Generale Elettrica della Sicilia detta azienda elettrica.    

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  • Agli inizi del 1800 l’illuminazione delle strade pubbliche di Castelvetrano avveniva con delle lucerne ad olio poste sopra delle mensolette di gesso. In seguito, invece di olio si usò del sego puzzolente e le mensolette sostituite con chiodi fissi su steccato di legno sui quali si appendevano le lucerne.

    In occasione di eventi eccezionali, quali l’arrivo di un personaggio importante, come è avvenuto nel 1811 con l’arrivo del re Ferdinando di Borbone o nel 1813 della Regina Carolina d’Austria moglie di Ferdinando o in occasione di processioni, con una ordinanza si obbligava ogni cittadino a illuminare il proprio balcone o finestra con lucerne ad olio o con candele.

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  • In certi balconi antichi ancora si trova un grosso spuntone di ferro ai due angoli dell’inferriata, dove si conficcavano i grossi ceri.

    Inoltre, dato che il sistema della nettezza urbana ancora non esisteva, sempre con ordinanza, si obbligava la cittadinanza a pulire le strade di tutte le sporcizie accumulate, per lo spazio relativo alla lunghezza del prospetto e fino a metà della strada.

    Per le piazze e le strade principali si interessava il Comune (o Università per come si chiamava allora).

    Intorno al 1915 si incominciarono gli allacci della corrente elettrica nelle abitazioni private per l’illuminazione e successivamente per gli altri usi. Ciò avvenne molto lentamente per cultura tradizionale, ma principalmente perché tutto il popolino non era nelle condizioni economiche di sostenere questa ulteriore spesa, considerata superflua, come superflua era considerata la frequenza della scuola e imparare a leggere e a scrivere.

    Foto: Il Castelvetranese Doc

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