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La Donna nella Storia: il "divertimento" degli uomini benestanti e "la mantinuta"

di: Vito Marino - del 2017-03-06

Immagine articolo: La Donna nella Storia: il "divertimento" degli uomini benestanti e "la mantinuta"

(ph. www.i.huffpost.com)

Dal Risveglio giornale del Circolo della Gioventù n.9 pag. 4 del 14/8/1904 si legge:  "Questo trafiletto rispecchia la realtà di un periodo storico durato fino agli anni ’50 del 1900, quando i benestanti, anche sposati si annoiavano senza far nulla e passavano il loro tempo nei circoli o nei bar del paese a fare pettegolezzi e a vantarsi delle proprie avventure amorose.

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  • Allora la donna non lavorava, quindi non aveva indipendenza economica e dipendeva dal padre, dal fratello o dal marito, una donna che restava vedova senza indipendenza economica poteva scegliere di sposarsi di nuovo se trovava un pretendente, andare ad abitare (facendo la serva) presso un fratello o una sorella o passare a fare la prostituta.

    In quest’ultimo caso il benestante cacciatore, che l’attendeva al varco, aspettava proprio questo momento per gustarsi questo bel bocconcino. Succedeva pure che una ragazza rimasta senza il padre e la madre e, principalmente senza risorse economiche proprie o della parentela doveva scegliere per forza la via della prostituzione.

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  • Anche in questo caso il benestante “l’aiutava” a intraprendere la carriera passando prima dalle sue grinfie. Quindi, il “giovin signore”, per come l’avrebbe appellato il Parini, teneva a disposizione dei suoi desideri una donna, che pagava regolarmente: “la mantinuta”.

    Fra i galletti dei benestanti non avere una donna fuori la cerchia familiare era una grande vergogna e non era tenuto in considerazione fra gli appartenenti alla stessa classe sociale.

    Inoltre, in casa teneva una cameriera, per i lavori domestici, ma della quale si serviva dei suoi desideri. Se questa restava incinta la faceva abortire da qualche “mammana” oppure portava il bambino appena nato “a la rota” (Ruota dei Projetti), per l’adozione.

    Nel caso più felice, quando voleva disfarsi della cameriera ormai sfiorita, la faceva sposare con un suo contadino povero e regalava loro una catapecchia per andare ad abitarvi o un pezzetto di terreno agricolo.

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