L’aeroporto di Palermo e quello di Trapani tra statistiche, tagli e le discutibili logiche di Ryanair
di: Vito Marino - del 2019-07-28
L'aeroporto palermitano 'Falcone e Borsellino', secondo la stampa ufficiale e secondo le statistiche “all’italiana” è al nono posto nella top ten, al secondo posto per crescita percentuale di passeggeri: circa il 15% (primo tra i quattro aeroporti siciliani) - 860mila passeggeri in più rispetto al 2017 - e terzo tra gli aeroporti europei con traffico passeggeri superiore a cinque milioni.
Di fronte a questi dati molto incoraggianti, non si può che esultare di gioia, perché, teoricamente, diventano simbolo di una ripresa economica, e di benessere per la Sicilia. La stampa nazionale esulta: “Ormai Palermo si pone tra i più importanti scali d’Italia e gli investimenti e i numeri parlano chiaro”. C’è soltanto un piccolissimo e insignificante “ma”, che è giusto chiarire: secondo quanto asserisce Assaeroporti, l’aeroporto di Trapani, penalizzato dallo stop temporaneo di Ryanair è al collasso, con percentuali di crescita crollate: (-62,8%).
Questa crisi aeroportuale ha lasciato la provincia sprovvista di aeroporto, con grave ripercussione sull’economia in generale. Io non ho dati specifici, ma ho sentito da operatori economici che il turismo in generale e tutte le altre attività in provincia di Trapani sono in forte crisi. Tutti sappiamo che le famiglie siciliane sono state dimezzate dalla fortissima emigrazione, che non tende a diminuire, i figli, non trovando lavoro nel proprio paese, costretti nel passato, ma anche nel presente e sicuramente nel futuro ad emigrare verso il Nord Italia e all’estero verso terre meno avare, sente umanamente il bisogno di andare a trovare i propri cari.
Chi per sua disgrazia vive in provincia di Trapani, per spostarsi deve per forza usare l’aeroporto di Palermo, anche perché è impensabile usare una ferrovia fatiscente. E non è tutto, a Trapani non attracca più una grossa nave turistica che riversava migliaia di turisti per le strade e per i dintorni della città.
Da Trapani non parte più da tempo la nave settimanale per Cagliari. In conclusione, per potenziare l’aeroporto di Palermo è stato disattivato quello di Trapani; un giochetto da ragazzi, sempre efficiente, senza tenere conto che l’aeroporto di Palermo dovrebbe restare chiuso per motivi di sicurezza. Tutti sicuramente hanno già dimenticato i due disastri che si sono verificati nel giro di qualche decennio, proprio in questo aeroporto. Ma, siccome “ Volsi così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare” ebbe a dire il sommo Dante e, “cu avi aricchi mi senti” dicevano i nostri nonni, l’aeroporto di Palermo, insicuro, “deve” restare aperto e progredire, mentre quello di Trapani, più sicuro, “deve” chiudere.