Un "pezzo" di Gibellina è volato via. "Addio Prof. Bonasoro, non la dimenticheremo. Grazie di tutto"
del 2015-04-17
Pochi giorni fa si è spento, all'età di 84 anni, il professore gibellinese Francesco Bonasoro. Una persona buona, umile, mite che con tanta dedizione e professionalità ha trasmesso a generazioni di giovani l'amore verso il suo lavoro.
Francesco Bonasoro, Ciccio per gli amici, ha insegnato matematica e scienze per 40 anni presso la scuola media statale Giovanni XXIII di Gibellina lasciando un bellissimo ricordo sotto il profilo umano e lavorativo.
Due generazioni di gibellinesi hanno appreso la matematica dalle sue labbra.
Un suo affezionato alunno, il gibellinese Ignazio Verde lo ha ricordato con le seguenti parole:"Era una persona buona e mite. Ma allo stesso tempo in classe aveva autorevolezza. Gli alunni, anche quelli più irrequieti, lo rispettavano, credo principalmente perché era in grado di entrare in empatia con tutti gli studenti. Pensando alle sue lezioni diverse cose mi vengono in mente.
La prima era la sua chiarezza nell’esporre gli argomenti, in una materia che ha la nomea di essere ostica e difficile. Ovviamente è facile insegnare a chi per inclinazione ama la matematica. Il professore, questo a mio parere è uno dei suoi grandi meriti, sapeva trovare la chiave di volta per suscitare interesse anche in quegli alunni che in apparenza non amavano la matematica. Un’altra sua caratteristica era la sua grande disponibilità nell’aiutare i ragazzi in difficoltà.
Oggi il nipote, il professore non aveva figli, che ho sentito per fare le condoglianze mi diceva che il giorno prima di morire ha spiegato il teorema di Pitagora ad un’allieva che seguiva a casa anche se malato e debole. In ultimo la competenza e padronanza delle sue materie di insegnamento, matematica e scienze, che si estrinsecavano in un rigore logico e formale, in un’attenzione ai particolari che a un ragazzo potevano sembrare insignificanti.
Questo è un lascito che porto ancora con me, l’attenzione agli aspetti logico-formali, fossero i simboli della teoria degli insiemi o le unità di misura da utilizzare sempre nei problemi. Ad esempio, un problema nel quale non venivano riportate le unità di misura, anche se corretto nei calcoli, per lui non era risolto. A livello umano ha lasciato tantissimo ai suoi alunni. Era una persona buona, umile e mite.
La sua disponibilità e la sua umiltà sono un esempio non facilmente raggiungibile. Si è sempre interessato al mio percorso scolastico e professionale. Sono stato a fargli visita qualche mese fa per le vacanze natalizie, era da un po’ che non lo incontravo per le vie di Gibellina.
Si è emozionato molto nel vedermi, mi ha chiesto con interesse della mia attività e del mio percorso professionale.
Grazie di tutto Professore, un po' di te vivrà anche nei tanti alunni a cui hai insegnato, oltre che la matematica, il rigore logico e tanta umiltà! "
La Redazione di Castelvetranonews si unisce al cordoglio e porge sentite condoglianze alla moglie Angela e ai suoi due nipoti, Enzo e Antonella.