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Quando Castelvetrano festeggiava il 1° Maggio tra cortei e comizi. Ecco alcune foto storiche

del 2016-05-01

C’era una volta il primo Maggio a Castelvetrano. La festa dei lavoratori che, sotto le direttive della Camera del Lavoro, vedeva la sfilata di carri, moto ape, trattori e non solo. Erano gli anni del Partito Comunista e della falce e martello, la classe proletaria che, in quel giorno, assurgeva a protagonista contro la classe borghese.    

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  • Chi non era comunista era fascista e si ricordano con piacere figure storiche all’interno della Camera del Lavoro o del Partito Comunista, uno su tutti Don Carlo Cascio.  

    La mattina il raduno in Piazza Dante con gli immancabili fiori di Maggio appesi nei mezzi stracolmi di giovani vocianti con fazzoletti rossi al collo, con tanto di cartelloni della serie: "vogliamo la riforma della casa o abbasso i fascisti".  

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  • I più anziani di buon ora andavano a raccogliere i fiori gialli “di maiu” i quali venivano “a mazzetto” lasciati dietro la porta degli amici e vicini di casa. Le ragazze preparavano corone di fiori a forma di collane nonchè ghirlande che venivano mostrate felicemente.  

    Una vera festa che aveva il suo cuore pulsante alla Badia, dove si dicevano che erano politicamente “tutti compagni”.  Fino agli anni settanta, metà ottanta, la tradizione ha continuato  ad esistere con l’immancabile comizio, allora nella Piazza chiamata Garibaldi, con i sindacati e oratori, bandiere e applausi. Non si ricordano disordini tra i compagni e i “fascisti”, anche quando venne a comiziare per il Movimento Sociale Italiano a Castelvetrano Giorgio Almirante.  

    La seconda parte della Festa del 1° Maggio la si trascorreva di solito in campagna con l’immancabile arrustuta di carciofi, salsiccia e un buon bicchiere di vino.  Si cantava, si scherzava, era la festa del 1° Maggio.  

    Le foto sono state scattate da Giovanni Prinzi che abitava nella via Piave e che amava immortalare con la sua macchina fotografica momenti della nostra storia che oggi riscopriamo. 

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