Via Pietro Colletta ancora chiusa al traffico, residenti e commercianti scrivono al Sindaco: “Riapra la strada”
del 2023-06-02
Petizione popolare dei residenti e commercianti di via Pietro Colletta chiusa al traffico pedonale e veicolare dallo scorso 14 Maggio per il rischio crollo causato di un edificio storico dal quale sono volati in strada parti di cornicioni e di intonaci. La pericolosità era stata accertata dai Vigili del Fuoco, chiamati da alcuni passanti che hanno visto cornicioni a terra, dopo le violente raffiche di vento di scirocco della scorsa settimana. Sul posto erano giunti anche i Vigili Urbani ed i tecnici dell’Ufficio Edilizia Pericolante per gli accertamenti di rito. “Chiediamo- si legge nella petizione- al Signor Sindaco di volere con la massima urgenza riaprire al traffico veicolare la via Pietro Colletta adottando immediatamente tutti quei seri, necessari e dovuti provvedimenti al fine di tutelare la Città e noi cittadini non solo da un punto di vista della sicurezza ma anche al fine di garantire a tutti il normale espletamento delle proprie attività e professioni senza danni ulteriori e disagi di ogni altra natura”.
“Non possiamo puntellare tutta la città - aveva dichiarato ai nostri microfoni il Sindaco Enzo Alfano - Ora basta, i proprietari non possono continuare a tenere puntellati edifici del centro storico per decenni. Devono pagare anche l’occupazione del suolo pubblico. Ho dato mandato agli uffici - ha concluso il primo cittadino - di verificare la posizione dei proprietari degli edifici di via Bonsignore, via Militello (Casa Pardo), acquistata da privati, via Vito Lipari e via Pietro Coletta.”
Per non dimenticare anche dell’edificio storico di Via XXIV Maggio, Palazzo Signorelli, ormai quasi del tutto distrutto, costruito nella metà dell’Ottocento, che rappresentava una delle migliori espressioni artistiche dello stile Liberty, per la manifattura della facciata di Enrico Vella di Caltagirone. Sono tanti gli edifici senza vincolo della Soprintendenza abbandonati nel centro storico perché i proprietari sono deceduti e gli eredi, spesso, non sono interessati, rinunciando così alla proprietà.